Ponte sullo Stretto sì o no?

28 Settembre 2016 di Biro

Archiviata Roma 2024, il partito trasversale delle grandi opere ha riacceso il dibattito per il ponte sullo Stretto di Messina. Uomo-copertina è stato al solito Renzi, con tanto di proiezione sulla creazione di posti di lavoro (100.000?), ma sarebbe sbagliato renzizzare anche una discussione nata quando Renzi andava alle elementari, basata non soltanto su parole ma purtroppo anche su cause giudiziarie e risarcimenti mostruosi (da aggiungersi ai 350 milioni di euro già spesi) con Pantalone alla fine a pagare per tutti. Punto di partenza la risposta a questa domanda: nel lungo periodo i vantaggi per Sicilia e Calabria saranno superiori alle spese per il ponte? L’appartenenza politica dovrebbe quindi essere ininfluente sul voto, visto che lo stesso Renzi in passato non era un fan del Ponte (così come il suo antipatizzante Letta e Loden Monti, mentre fra i pro si possono arruolare Prodi e ovviamente Berlusconi), ma non ci giureremmo perché dalle prime reazioni i signorsì e i signorno sembrano i soliti. Come quella olimpica la domanda di questo ‘Di qua o di là’ riguarda tutta l’Italia, visti i costi devastanti: Ponte sullo Stretto sì o no?

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