D.J. John alla Deejay Ten (ovvero, Gabigol non è da Inter)

26 Settembre 2016 di Stefano Olivari

Tavola_Fredda_2014Il giorno dopo Inter-Bologna è un lunedì come tanti altri, per lo meno al Champions Pub. Se Grillo avesse ripreso la guida dei Cinque Stelle lì in via Novara, invece che a Palermo, tutti avrebbero comunque continuato a discutere di Orsato. E se Trump e la Clinton fossero lì per il loro primo confronto televisivo, davanti ai videopoker consumati dalle dita bisunte del Vito, la prima domanda sarebbe sulla sostituzione di Kondogbia. Paolo-Wang ha proposto ai dipendenti della TuboPlast e a qualche altro sventurato un menu anche più sciatto del solito: farfalle mare e monti più scaloppine al limone con carote (piatto unico, va precisato, servito semifreddo), oltre alla solita ampia scelta di panini: l’importante è che le salse siano state aperte da mesi e conservate a temperatura ambiente. In testa ha soltanto lo scalping ma fare scalping con la cifra che suo padre gli ha lasciato sul conto, 187 euro, sarebbe difficile anche per Gordon Gekko. Lifen oggi ha neri tutti e due gli occhi, non si capisce (non l’ha capito nemmeno lei) se sia stata picchiata dal nonno o dal padre: i Tong anziani sono tutti cattivissimi, non hanno gradito il fatto che nei suoi 5 minuti quotidiani di riposo stesse guardando le audizioni di X Factor. L’anno prossimo parteciperà, se Alvaro Soler sarà ancora fra i giurati. Zhou sta pulendo alcuni tavoli, senza troppa convinzione, sognando i Giochi di Milano 2028.

yonghongGli impiegati della Tuboplast dovrebbero preoccuparsi del loro futuro, visto che l’amministratore delegato Tosoni sta adesso trattando la vendita dell’azienda con una cordata il cui uomo immagine è Li Yonghong, lo stesso del closing del Milan. La cosa curiosa è che nella cordata interessata a quell’azienda in stato pre-fallimentare ci sarebbero, secondo il TG3 Regionale, anche Gancikoff e Galatioto, che nell’operazione Milan erano invece sul fronte opposto. Su Milano Finanza si è letto che i cinesi prima di entrare nel capitale vorrebbero trovare una struttura più leggera, quindi è probabile che nelle prossime settimane Tosoni (l’aspetto meno sgradevole della sua vita è il suo essere abbonato allo Juventus Stadium, per dire) usi la mannaia con il personale della Tuboplast, salvando soltanto gli juventini (tranne quelli che stimano Allegri, da lui invece detestato) e chi nel corso degli ultimi hanno gli abbia fatto almeno un pompino. Mariella sarebbe quindi in una botte di ferro, il suo massimo problema è scoprire che cosa le abbia realmente tatuato sul polpaccio quella cinese del cazzo che girava per le spiagge di Forte dei Marmi, dove è stata per qualche giorno ospite pagata di un noto costruttore milanese che tiene lì uno scannatoio mentre la famiglia è Marina di Pietrasanta.

F

Samantha e Ylenia stanno mangiando un tartufo della Bindi, sospettando che il frigo dei cinesi non sempre sia rimasto collegato alla presa elettrica, e intanto valutano se con il supplente di educazione fisica Ylenia possa avere un futuro. Lui si lamenta in continuazione della deportazione da Paullo (è anti-renziano convinto), le tocca le tette in maniera compulsiva, su WhatsApp le manda foto del suo affare che in tiro misura (dice lui) la bellezza di 16 centimetri, rutta ogni cinque minuti e sostiene che Bolingbroke sia stato la rovina dell’Inter, ma per il resto è un tipo piacevolissimo ed educato. Ha invitato Ylenia stasera a vedere Top Gun che torna al cinema, lei non è entusiasta ma è sempre meglio che stare con Danny, anche se va detto che la sua passione per i Cinque Stelle ne ha ridotto la morbosità. Il sogno rimane Malagò, ma come tutti i sogni è irraggiungibile.

mcconnellMax è deluso dalle donne, visto che Mariella nemmeno più gli parla, ma anche dal giornalismo sportivo italiano. Dove tutti si incrociano fra di loro e una addirittura si vanta di entrare nel computer del marito, anche lui giornalista, per leggere in anteprima i pezzi del suo quotidiano e girarli alla concorrenza con cui collabora. Max vorrebbe scappare, ma non sa dove. Intanto continuano ad arrivare i pezzi per il numero zero di Hidegkuti: Ridge Bettazzi ha ultimato le 41 pagine sul falso nueve e Vincenzo gli ha chiesto un pezzo  molto tecnico, dal titolo provvisorio di ‘I dieci migliori passaggi di piatto a due metri di distanza di Montolivo’, con tanto di diagrammi. Il sogno di Ridge è quello di fare il giornalista a Milano e nessuno meglio di Vincenzo può capirlo, gli ha promesso un incontro molto presto. Intanto Salvatore da Locri ha mandato 25 pagine di ritratto di T.J. McConnell, scritte nella forma di un dialogo immaginario fra vecchio allenatore criptogay di una high school di Pittsburgh e un rapper musulmano ammiratore di Piero Grasso.

linus_albertino_infophoto-ksnc-1280x960produzioneCasa Budrieri è il solito inferno. Venerdì mattina l’Erminia era dal podologo,, mentre Marilena aveva un colloquio per essere ripresa a lavorare al centro Tuina: il suo sogno sarebbe andare a convivere con il family banker, che fra l’altro ha scoperto un altro problema nel portafoglio di Budrieri (un fondo azionario denominato China Ultra Top Dividend, che investe soltanto in aziende di Mister Bee: nel 2015 è andato sotto del 92%), ma l’uomo ancora esita a separarsi dalla moglie. In casa c’erano soltanto Budrieri, che stava leggendo Di Più, e D.J. John attaccato a Deejay chiama Italia. Da un po’ di giorni l’artista tarantino dice che Bob Sinclar è un sopravvalutato, ma il peggiore rimane Linus. Che ha avuto il coraggio di dire che vicino agli studi di via Massena manca un’insalateria. Proprio così, un’insalateria. La cosa ha fatto salire il sangue agli occhi a D.J. John, che fra gli altri progetti avrebbe anche quello di aprire un posto che faccia soltanto insalate pugliesi, a partire dalla sua preferita, quella ai ricci di mare e asparagi selvatici. Quando il family banker, ormai diventato suo amico, gli ha detto che gli sembrava troppo di nicchia il dee jay lo ha invitato, giustamente, a meditare sul fatto che in via Buonarroti ci sia un posto specializzato in arrosticini abruzzesi. Comunque D.J. John è rimasto calmo, almeno fino a quando Linus si è messo a parlare di corsa. Domenica 9 ottobre c’è in programma la Deejay Ten e D.J. John si è iscritto, anche se l’ultima volta in cui ha fatto sport è stata nel 1975, nell’anno in cui aveva ripetuto la terza media a Taranto. Linus ha detto che i pettorali sono finiti, ma che ne metteranno a disposizione ancora 100 per chi scriverà alla radio, spiegando perché vuole partecipare. “La solita Italietta degli amici degli amici, dove vige l’arbitrio assoluto. Linus ne è l’immagine perfetta, mentre gli Albertino vengono sottovalutati e spesso devono andare all’estero”. Per la rabbia ha tirato il portacenere di marmo apuano contro i piatti veneti di Budrieri, spaccando quello con la scritta ‘Le done, i cani e ‘l bacalà, perché i se boni i ghe vol ben pestà’, forse (forse) rivelatore di un’aggressività repressa da parte del padrone di casa.

gabigolComunque alle due del pomeriggio Budrieri è lì e dopo il caffè ristrettissimo di Paolo-Wang sta sfogliando pigramente la Gazzetta mentre al bar analizzano il pareggio con il Bologna e l’esordio di Gabigol. Di base non vorrebbe, lui che ha visto giocare Catellani e Mozzini, mettersi a discutere con chi crede che Ranocchia abbia inventato l’Inter, ma quando è troppo è troppo: “Attaccante inconsistente, come si è visto alle Olimpiadi. Può mettere qualche buon cross, ma uno così lo trovi anche in LegaPro: non servono tante partite per capire il valore di una punta, purtroppo nemmeno Gabigol è da Inter”.

 

NonèdaInter (Copertina eBook)‘Non è da Inter – Alla periferia della vita’ contiene le puntate pubblicate fino al giugno 2015 ed è disponibile per Kindle di AmazoniPad-iPhone-Mac , ma anche per tutti i gli altri tipi di eReader attraverso la piattaforma di Bookrepublic. Prodotto da Indiscreto, ma giusto perché non lo abbiamo voluto dare a Mondadori e Feltrinelli, costa 4,99 euro. Il cialtronismo della cifra non è nostro, in periferia sappiamo benissimo che si tratta di 5 euro, ma dei poteri forti dell’e-commerce che pretendono che un prezzo termini in questo modo. 

Avvertenza per i nuovi lettori: Non è da Inter trae ispirazione dalla realtà, ma non è la realtà. Chi lo ritiene volgare o si ritiene offeso può semplicemente non leggerlo. 

Share this article
TAGS