Favij e iPantellas, meglio youtuber che calciatore

30 Settembre 2016 di Paolo Morati

Favij

All’epoca della nostra pre-adolescenza quando si chiedeva a un ragazzino quale lavoro avrebbe voluto fare da grande la risposta era quasi scontata: il calciatore. Certo c’era anche chi rispondeva l’astronauta (i più piccoli e sognatori), o magari l’insegnante (pochi a dire il vero, forse i ‘secchioni’) o ancora il disegnatore (i fantasiosi), e il cantante, ma il mito di chi correva con il pallone era inscalfibile. Ieri come oggi. O forse no… un nuovo mestiere si sta infatti prefigurando come un duro antagonista nei sogni dei dodicenni: lo youtuber.

Provate a sentire per qualche minuto i discorsi degli scolari delle medie e personaggi come Favij, l’italiano con più iscritti, vi risuoneranno nelle orecchie forti e chiari. Lo stesso dicasi per i famigerati iPantellas, capaci di fare anche dell’autoironia proprio sui fenomeni di cui sono protagonisti (vedasi l’ultimo video pubblicato in cui prevedono il (triste?) futuro. Il tutto costruito con mezzi a disposizione di buona parte dei ragazzi, scatenando l’effetto ‘ci provo anch’io’… Alcuni youtuber hanno poi nella battuta nonsense la ricetta del loro successo, allineati con furbizia in gergo e modi alla famigerata età della stupidera evocata dai nostri nonni, con tanto di scorribande verbali alla Pierino e parolacce a inframezzare i discorsi con risata conseguente al primo vaffa di rito.

Detto questo, c’è anche da sottolineare che tra i guadagni di un calciatore professionista da Serie A e quelli di uno youtuber, specialmente se guardiamo all’Italia, ce ne passa. Anche perché poi bisogna sottrarre dai compensi le trattenute alla fonte e nel caso delle comparsate quelle di agenzia, come spiegava Forexinfo in questo recente articolo. Senza dover obbligatoriamente approfondire casi clamorosi e milionari come quelli dello svedese PewDiePie, una cosa però hanno in comune calciatori e youtuber: l’età piuttosto giovane che se per i primi vuol dire, una volta ritiratisi, vivere di rendita o inventarsi un altro lavoro dentro o fuori dal campo, per i secondi cambiare obiettivo e messaggio anche perché non è detto che un ragazzo di oggi tra vent’anni riesca ancora a sbarcare il lunario facendo il ‘buffone’ davanti a una webcam. Ammesso, naturalmente, che le webcam e youtube così come li conosciamo oggi esisteranno ancora…

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