Mediaset Premium e il vincolo non vincolante

26 Luglio 2016 di Stefano Olivari

Mediaset Premium è tornata ad essere un problema di Mediaset. I francesi di Vivendi infatti non rispetteranno il contratto vincolante firmato con Mediaset l’8 aprile scorso. Dal fondo del nostro bar di periferia arriva una domanda: ma che accordo vincolante era se Vivendi si è svincolata? Comunque la notizia è stata data da Mediaset stessa, che ha ricevuto da Vivendi una proposta alternativa. Testuale: “Schema che muta la valenza industriale alla base dell’accordo per incidere significativamente sull’assetto del capitale di Mediaset”. Traduzione: Berlusconi, sia nella versione Silvio che in quella Pier Silvio, non l’ha presa bene. Vivendi in pratica conferma lo scambio del 3,5% del suo capitale capitale con il 3,5% del capitale di Mediaset, la differenza è però che in prospettiva vuole acquistare soltanto il 20% del capitale di Mediaset Premium (non l’89 degli accordi) e poi salire nel capitale della Mediaset per così dire ‘vera’: fino al 15%, con un prestito obbligazionario convertibile. Nostra prima idea fattaci in base alle dichiarazioni dei due contendenti, non avendo letto il contratto e quindi non sapendo quali siano in realtà i vincoli e le penali: Mediaset dovrebbe avere ragione, ma Vivendi si è resa conto fuori tempo massimo che Premium zavorrata dalla spesa per la Champions è un pacco e farà di tutto per ritardarne o limitarne l’acquisto. È chiaro che l’ipotesi del 20% non cambierebbe nulla dal punto di vista di Berlusconi, che pensava di essersi liberato di un problema grazie oltretutto a francesi veri e non a cinesi ‘leader nel mercato interno’. È possibile che questa sgradita novità porti ad un’accelerazione nella cessione del Milan, ma non ci giureremmo: uno che vuole comprare si può anche inventare, uno che vuole vendere no. Vicenda che ci ha ricordato l’aneddoto di fonte sacchiana riguardante Vieri ai tempi dell’Atletico Madrid, un Bobone che diede ad Arrigo Sacchi, appena arrivato nell’estate 1998 sulla panchina dei colchoneros, la sua parola che non sarebbe passato alla Lazio. E quando firmò per Cragnotti ovviamente Sacchi la prese male, con Vieri che però si giustificò alla Vieri: “Ha ragione mister. Allora ritiro la parola”.

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