L’estate di John Wayne e di Gualazzi

26 Luglio 2016 di Paolo Morati

Le somme riguardanti quella che sarà la canzone dell’estate andrebbero tirate a settembre, ma dopo aver ascoltato L’estate di John Wayne di Rapahel Gualazzi abbiamo pochi dubbi. Certo il martellamento in atto ormai da almeno un mese di Sofia di Alvaro Soler non sembra ad oggi lasciare scampo nemmeno ad Andiamo a comandare di Fabio Rovazzi e a Vorrei ma non posto dell’accoppiata Fedez e J-Ax, tutte gettonatissime tra i ragazzini. Ma per chi ragazzino non lo è cronologicamente più il nuovo singolo di Gualazzi, tra sound vero su un arrangiamento retrò e testo da nostalgia canaglia, ha tutte le carte in regola per conquistare la vetta delle nostre preferenze. Scontato che ai protagonisti del video, inseriti in ambientazioni vintage, andrebbero spiegati alcuni riferimenti – “Chi è Pertini? E Fellini? E i figli delle stelle a cosa si riferiscono? Per non parlare del John Wayne del titolo e delle banane di Andy Warhol… Magari sì Lupin lo abbiamo visto… però”- essendoci un chiaro intento generazionale, il brano ha tuttavia ha nella melodia e nelle aperture del canto quella capacità di presa che potrebbe coinvolgere un po’ tutti. Tra chitarra, basso, batteria e fiati, in L’estate di John Wayne ha una parte gregaria il pianoforte, segno distintivo del Gualazzi pensiero, ma per quello si può tranquillamente attendere il prossimo album. Intanto godiamoci questa canzone estiva dalla profonda semplicità, come solo i fuoriclasse sanno fare. “Stasera ho voglia di cantare, di gridare e ballare, e poi ricominciare”.

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