La brutta notizia di Lorenzi numero uno

29 Luglio 2016 di Stefano Olivari

La settimana prossima Paolo Lorenzi dovrebbe raggiungere la posizione numero 40 nel ranking ATP e di sicuro superare Fabio Fognini che perderà i punti conquistati ad Amburgo l’anno scorso: avrebbe avuto bisogno di un exploit a Toronto, Fognini, ma dopo la Davis e la vittoria a Umago, in un torneo del circuito maggiore ma ai confini del Challenger, sembra in buona forma e pronto a riprendersi il platonico titolo di miglior tennista italiano. Questo non toglie che Lorenzi abbia compiuto una grandissima impresa, non soltanto perché l’ha compiuta a quasi 35 anni (compleanno a dicembre), ma perché la sua storia è stata fino ai 30 segnata quasi soltanto dalla partecipazione a tornei minori. E quindi questa sorta di premio alla carriera, dopo il primo torneo ATP vinto (a Kitzbuhel), se lo merita tutto. Non è però offensivo dire che queste osservazioni per così dire storiche sono, calate nell’attualità, una brutta notizia per il tennis italiano. Che fra i primi 100 ha Lorenzi, il 29enne Fognini che viene sempre giudicato con il metro del ‘giovane’ e il 32enne Seppi che dà sempre il massimo ma appare più logoro di Lorenzi. Discorsi già fatti tante volte, inutile ogni settimana ripeterli: basta andare sul sito dell’ATP e vedere che il primo italiano sotto i 21 anni, Stefano Napolitano, è alla posizione numero 256. Non è offensivo nemmeno dire che oltre le prime trenta posizioni del ranking le classifiche sono spesso falsate dai tornei a cui si partecipa: può essere più produttivo fare strada nei Challenger, il terreno di caccia di Lorenzi e di tanti altri, che disputare le qualificazioni in un Masters 1000 sperando di fare il vero salto di qualità. Continua sul Guerin Sportivo.

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