Ma perché Federer dovrebbe ritirarsi?

27 Luglio 2016 di Indiscreto

Dobbiamo abituarci a vivere senza Roger Federer, perché la rinuncia olimpica e al resto dell’attività 2016 altro non è che l’inizio di un lungo addio che nelle prossime stagioni si potrà materializzare in una maniera speriamo all’altezza di uno dei tennisti più forti di tutti i tempi. Sapendo quanto ci tenesse ai Giochi di Rio e alla medaglia d’oro nel singolare (a Pechino 2008 la vinse in doppio insieme a Wawrinka, a Londra 2012 perse in finale con Murray sul campo dove poche settimane prima aveva vinto a Wimbledon, che rimane il suo ultimo torneo Slam conquistato), è evidente che questa scelta ha ragioni soprattutto fisiche. Lui stesso ha spiegato che la riabilitazione al ginocchio operato necessita di più tempo del previsto e che per evitare guai peggiori è meglio chiudere qui il 2016. Su Facebook il quasi (compleanno l’8 agosto) trentacinquenne fuoriclasse ha parlato di ‘giocare ancora qualche anno’ e dal punto di vista commerciale è difficile dare torto al personaggio che più di tutti fa vendere biglietti e attira un tifo trasversale, spesso anche quando gioca contro il tennista di casa. Inoltre è numero 3 del mondo, in un ranking ATP basato sui risultati e non sulla simpatia mediatica, quindi anche dal punto di vista sportivo Federer fa bene ad andare avanti visto che tre settimane fa, non tre anni, è andato ad un niente dalla sua undicesima (!) finale a Wimbledon. Continua sul Guerin Sportivo.

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