Ibra che cercava casa a Milano

22 Luglio 2016 di Indiscreto

Sul numero dell’Espresso in edicola da oggi da segnalare un’inchiesta sulla Fondazione Opera Pia Castiglioni Onlus di Milano. E chi se frega? La domanda potrebbe starci, per noi popolo del closing e della clausola di rescissione. La vicenda è invece interessante, perché questo ente che avrebbe come missione l’assistenza a poveri e anziani e che viene finanziato da donazioni private ma anche di enti pubblici, negli ultimi anni si è distinto anche per alcune operazioni immobiliari, fra cui quelle che hanno portato alcune sue case nel patrimonio di giocatori all’epoca (si parla del 2011) nel Milan, come Ibrahimovic e Abate. Nel dettaglio si tratta di una serie di appartamenti e negozi in via Legnano, a Milano (davanti all’Arena napoleonica, quindi), e metà del loro valore stimato di mercato. Ci sentiamo di escludere che Abate sia un esperto di real estate (cosa che non faremmo con Ibra, forse non tutti sanno che è un attento lettore di giornali non soltanto sportivi, e meno che mai con Berlusconi), quindi il ragionamento dei magistrati ci sembra abbastanza evidente. Insomma, Ibra non si è autoridotto l’ingaggio e non è tornato in quella Milano che amerebbe tanto. Ed era falso anche che stesse cercando casa, visto che la casa ce l’aveva già (ma ai tempi interisti e milanisti abitava in un’altra via, vicino alla Scala).

Il sito dell’Espresso

 

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