RCS o Nibali?

14 Marzo 2016 di Indiscreto

L’annullamento della tappa più importante della Tirreno Adriatico, la Foligno-Monte San Vicino, prevista per ieri ma cancellata già sabato sulla base di previsioni del tempo negative (poi rivelatesi sbagliate, ma non è questo il punto), potrebbe portare al peggior Giro d’Italia di sempre visto che Vincenzo Nibali ha minacciato di cambiare i propri programmi 2016. Soltanto minacciato, al momento. Ma questo è futuro. Il presente è quello di Mauro Vegni, direttore dell’area ciclismo della RCS (e quindi organizzatore anche del Giro), che sabato dopo aver sentito varie componenti del mondo del ciclismo ha preso la decisione che ha spaccato il gruppo e che di sicuro ha danneggiato Nibali (ma per motivi finanziari anche RCS), che era il grande favorito del tappone. Il tutto senza l’applicazione di un credibile piano B (che in teoria esisteva), cioè un percorso alternativo per ieri o una modifica a quello di oggi (tappa per velocisti). La materia del contendere non è evidentemente la sicurezza dei corridori, perché tutti sono d’accordo nel non rendere il ciclismo più pericoloso di quanto sia già naturalmente, ma il fatto che l’annullamento sia stato fatto preventivamente e non sulla base delle condizioni meteo di domenica. Chi ha ragione, RCS o Nibali?

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