Il prezzo di un matrimonio sbagliato

9 Novembre 2015 di Inga Verbeeck

Inga Verbeeck

Non sono una giornalista, ma un’imprenditrice. È anche per questo che ci ho impiegato mesi prima di  mandare al direttore di Indiscreto il primo articolo sulle mie esperienze nelle agenzie di incontri, dopo esserci conosciuti di persona la scorsa estate grazie al comune amico Dominique. Il nostro rapporto è chiaro: lui sostiene che ai lettori interessino storie di donne e uomini raccontate dal punto di vista di chi li fa incontrare, io faccio pubblicità alla mia attività presso trentamila italiani di cultura medio-alta. Non voglio annoiare con la mia vita (per chi fosse interessato: ingaverbeeck.com), però devo dire che sono entusiasta della mia professione: far incontrare uomini e donne di tutta Europa, anche se mi dicono che in italiano suoni male (meglio l’inglese matchmaking!), intenzionati a trovare una persona del proprio livello per una relazione seria. L’equivoco è subito chiarito: non ci occupiamo di escort! E poi il sesso, a maggior ragione quello a pagamento, è molto più facile da trovare rispetto al trovare la persona giusta per viverci insieme. Non voglio usare parole grosse come amore, che può anche nascere ma non si può programmare. Mentre usando il cervello si può migliorare di tanto la propria vita, di sicuro si può evitare di peggiorarla. Cercherò in ogni post di affrontare un solo tema, il direttore mi ha chiesto di partire dai soldi e non ho alcun problema a farlo. Chi vuole mi può contattare presso il mio sito, chi ha domande di interesse generale le può scrivere anche qui: vista la doppia traduzione necessaria la risposta non sarà immediata, ma arriverà.

Chi dice che in un matrimonio i soldi non contano forse non è mai stato sposato e di certo non è mai passato attraverso un divorzio. Un’esperienza dolorosa sotto il profilo sentimentale ma anche quello strettamente finanziario: fra alimenti, custodia dei figli, separazione di acquisti fatti in comune, avvocati, eccetera. Nonostante io per mestiere sia dalla parte di chi si sposa, devo dirlo: pensateci più di due volte prima di sposarvi! Soprattutto quando siete giovani e non avete abbastanza esperienza di vita, la vostra parte irrazionale vi potrebbe far sposare una persona sbagliata. Non c’è niente di romantico in tutto ciò: una persona sbagliata vi rovina la vita, vi ruba la vita. Non dimenticate la vostra parte razionale: avere qualcuno che la tiene viva e presente, che sia un’agenzia o un amico, è importantissimo.

La conoscenza diretta di migliaia di persone e l’aggiornamento del nostro database mi permette di tenere una mia statistica sui motivi del fallimento di una relazione. Il primo è la routine, una routine senza sforzi di cambiarla da parte di uno o di tutti e due alla fine porta al disastro. Routine anche nella vita sessuale, ovviamente. Il secondo motivo è quello della crescita, umana e professionale: spesso si va a ritmi diversi, in questo caso c’è poco da fare. Ci sono tante altre possibili cause di separazione, ma ultimamente vedo sempre più presenti quelle riferibili ad uso di social media. Sia per tradimenti che per evasione: quando sei su Facebook non sei con la persona che ti è davanti, c’è poco da fare. Non la tradisci con il corpo (così si dice), ma lo fai con la mente.

Tornando all’argomento soldi, bisogna dire che quando la donna guadagna più dell’uomo la relazione fallisce nel 90% dei casi. È la natura, dai tempi dell’homo sapiens è il maschio che nell’immaginazione anche delle donne più evolute porta il cibo a casa. Anche la donna che ama lavorare, guadagnare ed essere indipendente vuole stare con un uomo che ammira. Questa è la realtà. Sia uomini che donne danno importanza ai soldi, in modi differenti. L’ho verificato anche in Italia, nonostante i luoghi comuni.

Non sono contraria ai contratti pre-matrimoniali, nei paesi che li consentono (in Italia sono consentiti soltanto in alcuni casi di separazione consensuale, anche se ultimamente la giurisprudenza sta cambiando). A maggior ragione nei matrimoni d’amore questi patti tutelano entrambi i coniugi, mentre negli altri tipi di matrimonio paradossalmente servono meno. In ogni caso sono convinta che il matrimonio non debba essere valutato come si valuterebbe una scelta di carriera, ma come una scelta che risponda ad altri bisogni della persona. Sminuire l’importanza dei soldi è sbagliato, perché nella vita di una coppia hanno un effetto devastante: ho visto mogli lasciare mariti appena questi hanno perso il lavoro, ma ho visto anche coppie diventare più unite dopo un disastro finanziario.

Dopo tutto ciò che ho detto, sembra che il matrimonio sia soltanto una questione di soldi. Non è vero, ma è vero che fin dall’antichità è un contratto fra due persone. Nel mondo di oggi è molto più apprezzato dalle donne che dagli uomini, per ciò che rappresenta a livello simbolico. ‘The ultimate romantic experience’, dico sempre. Di certo un matrimonio sbagliato costa infinitamente di più che ricorrere ad agenzie come la mia o… non sposarsi!

http://ivy-international.eu

http://ingaverbeeck.com

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