Bergoglio o Nuzzi?

12 Novembre 2015 di Indiscreto

In occasione degli ultimi scandali riguardanti il Vaticano, ma sarebbe meglio dire le malversazioni di prelati alti e meno alti, si è assistito a un incredibile ribaltamento del dibattito rispetto a tanti altri casi importanti nati dalla cronaca giudiziaria. In sostanza i giornalisti che hanno scritto i due libri del momento, Gianluigi Nuzzi (‘Via Crucis’) ed Emiliano Fittipaldi (‘Avarizia’), sono stati messi nel mirino con il grido di guerra lanciato nientemeno che dal Papa durante l’Angelus di domenica scorsa, che ha parlato di ‘reato’. Termine che dalla sua bocca non è uscito nemmeno per i reati veri, come se poi migliaia di libri di denuncia non fossero basati su documenti o rivelazioni riservati…  Non stupisce il modo acritico e asettico con cui telegiornali e giornali stanno raccontando la situazione, tanto più esplosiva quanto più l’inizio del Giubileo (8 dicembre) si avvicina, con l’eccezione di qualche vaticanista senza paura. Mentre stupisce che Bergoglio, immagine di una Chiesa ufficialmente desiderosa di fare pulizia nella sua gestione finanziaria, se la sia presa con il dito e non con la luna. Da sottolineare che nel Vaticano, inteso come stato sovrano, non esiste la libertà di stampa e quindi siamo in una situazione assolutamente inedita. Teoricamente potrebbe chiedere una rogatoria per Nuzzi e Fittipaldi, ma il boomerang mediatico sarebbe scontato e quindi è probabile che si rimanga nel campo delle ‘dure prese di posizione’. Registrate le ridicole reazioni dei politici italiani di ogni colore, tutti timorosi di perdere il fantomatico ‘voto cattolico’ (votano soltanto gli italiani maggiorenni, non lo sapete? Mica sono le primarie del PD…) e con la fresca lezione del calcio a Marino, primo sindaco di Roma nell’era moderna a fare (poche) cose sgradite al Vaticano, dal punto di vista degli italiani il ‘Di qua o di là’ è telefonato: la Chiesa Cattolica è sotto un attacco mediatico organizzato o i giornalisti hanno diritto a pubblicare notizie importanti, anche se acquisite illegalmente? Per quanto siano da dimostrare sia l’attacco mediatico che l’illegalità dei comportamenti dei giornalisti. Non è un voto scontato, perché più volte anche sul laico Indiscreto abbiamo notato che sul mondo cattolico si può dire qualsiasi cosa rischiando poco, mentre la stessa cosa non vale per altre religioni, prima fra tutte l’Islam che tanto piace agli occidentali anti-occidentali. La nostra domanda è quindi proponibile solo in un mondo civile, quale è ancora la vituperata Italia: Bergoglio o Nuzzi?

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