Merkel o Orbán?

7 Settembre 2015 di Indiscreto

Non è colpa nostra se parlare di politica è ormai diventato sinonimo di parlare di immigrazione, quindi il nuovo ‘Di qua o di là’ di Indiscreto non poteva che mettere in contrapposizione la cancelliera tedesca Angela Merkel e il primo ministro ungherese Viktor Orbán, che dal punto di vista non soltanto mediatico sono in questi giorni su sponde opposte: la Merkel è diventata l’emblema dell’accoglienza, dopo l’apertura all’arrivo dei profughi siriani, Orbán quello della chiusura totale dopo il blocco dei treni, il filo spinato e il progetto del muro. Il dettaglio della vicenda è più interessante della semplice contrapposizione, perché con questa mossa la Merkel oltre fare una figura da grande statista si prenderà l’immigrazione di serie A (gran parte dei siriani in fuga fa parte delle media e piccola borghesia, fra le più laiche del Medio Oriente e con un buon grado di istruzione) lasciando quella di serie B a chi come l’Italia non ha una vera strategia, mentre Orbán deve barcamenarsi fra le varie anime del suo partito: che non è nazista, come nell’immaginario del gadlernerismo, ma è una sorta di Democrazia Cristiana iper-tradizionalista e conservatrice. Fidesz (questo il nome del partito) fa non a caso parte del Partito Popolare Europeo, che fra i suoi ‘iscritti’ italiani ha Forza Italia, NCD e UDC e fra quelli tedeschi, avete indovinato, il partito della Merkel. Il senso del ‘Di qua o di là’ è comunque chiaro, fuori dal confronto fra i due premier: accettazione dell’immigrazione, tentando di governarla più che di subirla, oppure chiusura ideologica a prescindere da solidarietà o convenienza?

Share this article