Il vero sogno di Raiola

23 Luglio 2015 di Stefano Olivari

Ibrahimovic e Pogba giocheranno dove Mino Raiola gli consiglierà di giocare, con buona pace di Paris Saint-Germain, Milan, Juventus, Barcellona, eccetera. Lo ha spiegato, scherzando ma dicendo al tempo stesso la verità, lo stesso Zlatan. Che non è intenzionato a dimezzarsi l’ingaggio per avere il privilegio di non giocare la Champions League, come continuano a scrivere nel circuito del copia e incolla, ma a 34 anni si sta guardando intorno e non chiude nessuna porta, da vero ‘Senza maglia e senza bandiera’, bellissimo titolo di un libro di Petrini. Ma come ha fatto Raiola a conquistare il cuore di Ibra, uno che in sostanza disprezza il genere umano pur essendo capace di generosità concreta (in pochi sanno che mantiene uno stuolo di indigenti, non soltanto suoi parenti, con un budget nell’ordine dei 200mila euro al mese), oltre che di tanti altri campioni, senza risultare ai suoi occhi il solito procuratore avido? La risposta sta nella poco conosciuta, se non per dettagli utili a sfotterlo, storia personale del 48enne Carmine, nato a Nocera Inferiore ma che l’Italia la conosce soltanto per merito, o per colpa, delle trattative che ha condotto. Continua sul Guerin Sportivo. 

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