Vasco Rossi e il teorema di Dino Sarti

9 Giugno 2015 di Glezos

Un bel gruppo, Punto Radio. Vasco, Sergio Silvestri – l’englishman di Concordia sulla Secchia, dove aveva già messo in piedi una piccola radio -, Mario Giusti, Manola Righetti – sorella di Ivo, il proprietario che non va mai in trasmissione, lui porta gli sponsor -, che sta con Marco Manzini e che con lui conduce programmi su posta e attualità a metà pomeriggio (la sigla è nientemeno che ‘Autobahn’ dei primi fulminanti Kraftwerk), poi Ferlito, Riccardo Bellei da Modena e Marco ‘Gherardo’ Gherardi. E ancora: Floriano Fini, Daniele Montagnani che apre la mattina con ‘Ascolta…Si Fa Giorno!’ e raddoppia all’ora di pranzo con ‘Attenti Alla Digestione’. Barbogero conduce ‘Tacchi A Spillo’, programma dedicato al liscio che porta un po’ di inserzionisti. La disco music la fa anche Carmine Vaccaro, che in più fa un po’ di tutto in radio come l’altro factotum/dj in erba Massimo Riva, mandato in diretta poco più che dodicenne da Vasco nelle domeniche pomeriggio. E ogni tanto Gaetano Curreri, che come vedremo suona nelle Le Cinque Lire e viene in radio per smanettare con Vasco sui suoi primi demo, ma anche per fare una sua trasmissione. Maurizio Solieri arriverà tra poco. Altri arrivi: Deborah Kooperman, chitarrista, banjista e folk singer a stelle e strisce collaboratrice di Francesco Guccini; Giovanni Battista Ubaldi, a cui Antonello Venditti dedicherà una celebre strofa nella sua ‘Sotto Il Segno Dei Pesci’; Riccardo Rodolfi, esperto di cinema. “Ma Rodolfi non andava in diretta, lui mandava ogni settimana la cassetta registrata del suo ‘Cinema Show’ da un ufficetto in piazza Roosevelt a Bologna, dove la radio annunciava di avere uno studio satellite, ma mi sembra di ricordare che fosse un ufficio e non un vero studio” (1).

È sempre Vasco su tutti, il nome di punta è lui anche se ha qualche problema con l’inglese. Daniele Montagnani: “A Punto Radio era il bersaglio di ogni scherzo. Gli scrivevano i titoli con la pronuncia: se per esempio c’erano KC & The Sunshine Band, diventava ‘Sùnsin Bend’, nell’ilarità generale”. D’altronde è proprio un’istituzione felsinea come il grande Dino Sarti a sancire un dato di fatto in un suo titolo folgorante: “O si è bolognesi o si sa l’inglese”. Vasco non è di Bologna, ma fa niente: saprà poco l’inglese ma è lo speaker più esperto, spigliato, pieno di fantasia e inventiva condite da colpi di genio. “Le pubblicità che gli vengono commissionate dalla gelateria, dall’elettricista locale o dalla concessionaria del caso sono tutta farina del suo sacco: crea la situazione comica per mettere poi in coda il vero e proprio messaggio pubblicitario. E tutto è sempre molto divertente. Lui è la forza trainante: a Punto Radio sono tutti bravi, ma lui ha assolutamente due marce in più” (1).

Vasco gira l’Emilia in una BMW nera. L’ha comprata di seconda mano ma non sembra proprio una di quelle che hanno già 100.000 chilometri sul gobbo. Alla macchina ci tiene: lucida, immacolata e inappuntabile come lui, sembra sempre appena uscita dalla concessionaria. Per ora più che la vita è la sua guida a essere spericolata. “Corre su per i tornanti di montagna a 120 all’ora, guida come un disgraziato. Io in macchina con lui ci vado e mi diverto anche, ma sono una ragazzina che non capisce un cazzo perché ci sarebbe veramente da aver paura, la sua è una guida davvero spaventosa. Ma lui è sicurissimo di sé anche in questo e a ripensarci non mi risulta abbia fatto incidenti per un bel po’. Vasco è perfettamente in sé nonostante quella guida da assassino su una macchina potente” (1). I soldi non mancano, le serate in discoteca gli occupano tutta la settimana e gli fruttano quella che per l’epoca è una piccola fortuna. “I soldi arrivavano in una quantità incredibile, per quei tempi. Mi comprai la BMW e mi ricordo che avevo anche un cappello. Giravo con un cappello da BMW nera e facevo le gare di velocità” (4). (3-continua)

 

 1 – Laura Ferrari/Eletttro, intervista.

4 – ‘Solo Vasco – La Storia Siamo Noi’ di Giovanni Minoli, Rai Tre, 1-4-2011.

Estratto del libro Alla ricerca del Vasco Perduto – Creazione di una rockstar italiana, di Glezos. Indiscreto Editore, 320 pagine a 15 euro. La biografia non autorizzata del cantante più amato: dai giorni da dj alla svolta di Albachiara, passando per l’epopea di Punto Radio, gli inizi e la strada verso il successo come chiavi per capire la musica e l’Italia degli anni Settanta, ma anche il Vasco Rossi dagli anni Ottanta ad oggi. In vendita su Amazon.it e in libreria. Il libro è disponibile anche in versione eBook a 6,99 euro, per Kindle di Amazon e per tutti i tipi di eReader attraverso BookRepublic, oltre che per iPad e iPhone andando su iTunes.

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