Mc Donald’s o pizzeria?

16 Aprile 2015 di Stefano Olivari

Il nostro manifesto programmatico è occuparci quasi soltanto di stupidaggini, quindi non poteva sfuggirci la reazione stizzita dell’Italia alle vongole allo spot di Mc Donald’s incentrato sul bambino che, portato dai genitori in una pizzeria nemmeno tanto triste (insomma, meglio della nostra pizzeria sotto casa), a un certo punto al cameriere ordina ‘Happy Meal!’ facendo materializzare il mondo allegro (per lui) di Mc Donald’s. Una rapida ricerca su Google può mettere in fila tutte le reazioni dei tromboni delle eccellenze del territorio, con tanto di dolore per la sponsorizzazione Expo da parte di McDonald’s (sarà stato un complotto contro la pizzeria Da Ciro o contro il Calafuria, che avevano in realtà fatto un’offerta più alta). Inevitabile la discesa in campo della politica, con i grillini (tramite Di Maio) a brillare per ottusità reazionaria: la carne di fassona (quella di Fassone è meno pregiata) come manifesto ideologico, magari corredato da qualche appello anti OGM. Esattamente ciò che volevano i pubblicitari di McDonald’s, con un meccanismo che potremmo definire renziano: compattare tutto il ‘vecchio’ in una reazione prevedibile e quindi vendersi come il ‘nuovo’. Il Di qua o di là è secondo noi abbastanza interessante e non è ‘Hamburger o pizza?’, perché non li vediamo come alternativi (per noi vegetariani sì, ma è un altro discorso), ma ‘Mc Donald’s o pizzerie?’. Si parla del Mc Donald’s medio, non di quelli fighetti wi-fi o di quelli da terzo mondo, e della pizzeria media, non di punte di eccellenza o di schifo. La domanda è la stessa che si pone quel bambino dello spot: quale dei due ambienti ci dà più allegria?

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