Esselunga o Coop?

7 Aprile 2015 di Stefano Olivari

La sfida infinita, non soltanto commerciale ma anche ideologica e culturale, fra Esselunga e Coop si è arricchita di un nuovo capitolo grazie a un messaggio su Facebook del presidente della Coop Adriatica Adriano Turrini: “A tutti coloro che mi hanno rotto le balle per le chiusure del 25 aprile e 1 maggio, oltre che per Pasqua e Pasquetta, segnalo che il 25 aprile, nella città di Bologna e nella sua provincia, Coop e Conad sono chiuse mentre il resto del mondo è aperto”. Un messaggio rivolto non solo al principale concorrente, ma ai sindacati che tuttora gli mettono i bastoni fra le ruote per le (poche) aperture delle Coop nei giorni festivi. Poi ce n’è stato anche per Bernardo Caprotti, con il simpatico invito (ai sindacati, si intuisce) di andare a “rompere le balle anche ad altri”. Come a dire: compagni, è Esselunga che osa non santificare il 25 aprile. Ci sono anche riferimenti all’età avanzata di Caprotti, che al di là del nostro sondaggio fanno guadagnare a Turrini la qualifica di ‘irritante sfigato’ non avendo lui creato nulla ma solo gestito rendite di posizione create da altri con il paravento della cooperazione. Il ‘Di qua o di là’ di oggi è quindi dichiaratamente ideologico, a meno che qualcuno di noi (speriamo di sì) sia in grado di effettuare confronti di prezzo e di qualità fra Esselunga e Coop. Quindi: Esselunga o Coop?

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