Stacchio o Cassol?

9 Febbraio 2015 di Stefano Olivari

Quasi mai proponiamo Di qua o di là dal risultato già scritto e ci rendiamo conto che con quello di oggi rischiamo grosso. Ma se i fatti possono essere facilmente accertati, non si può dire la stessa cosa delle opinioni riguardo al diritto di difendersi da soli dalle prepotenze e a maggior ragione dai crimini. Il pretesto per questo post è cronaca recente: in una gioielleria di Ponte di Nanto (Vicenza), quattro rapinatori stavano minacciando con le armi la commessa, quando è intervenuto un passante, il benzinaio Graziano Stacchio, casualmente con un fucile (regolarmente detenuto, con licenza di caccia), che li ha affrontati. I video delle telecamere di sorveglianza, analizzati dai Carabinieri, hanno confermato la versione di Stacchio: che prima ha sparato un colpo in aria per spaventare i rapinatori, poi si è visto sparare addosso  (pare con un kalashnikov) e infine ha risposto. Nello scontro a fuoco uno dei quattro rapinatori è morto, mentre gli altri si davano alla fuga. Il morto si chiamava Albano Cassol, 41 anni, rom ma anche italiano e quindi poco funzionale a discorsi su immigrazione e dintorni, mentre molto funzionale invece è a discorsi su Far West, vittime e carnefici. Prima ancora che i fatti avessero una versione della magistratura, sul banco mediatico degli imputati è incredibilmente finito Stacchio, visto dal classico opinionista in giacca di velluto come emblema di un Veneto che si sente lasciato a se stesso e che vorrebbe iniziare a farsi giustizia da solo. Nel caso specifico il rapinatore, giostraio con vari precedenti penali, è stato colpito a una gamba, quindi le intenzioni di Stacchio (indagato per eccesso colposo di legittima difesa) non sembrerebbero certo omicide. Ma di questo poco importa ai familiari di Cassol, che vogliono chiedere i danni a Stacchio e anche a chi a Stacchio ha manifestato solidarietà. Con il termine ‘Far West’ usato sia da chi lo auspica che da chi lo teme. E potrebbe esserci dell’altro, visto che il questore di Vicenza ha messo sotto scorta il 65enne benzinaio. Il fatto specifico, non avendo agganci nazionalistici (i parenti del morto hanno precisato di essere veneti perché il rom non attira simpatie, a prescindere), si presta però benissimo a un dibattito che non è soltanto filosofia ma anche vita di tutti i giorni: è giusto difendersi o difendere altri da soli, usando la violenza, quando un crimine viene commesso sotto i nostri occhi? Stacchio o Cassol?

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