Fumo vietato nei film: sì o no?

16 Gennaio 2015 di Indiscreto

Clint Eastwood

Si sta facendo molto rumore in questi giorni sulle dichiarazioni del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, circa una auspicabile riflessione sulle scene con fumatori in film e serie televisive. In realtà il dibattito andrebbe inquadrato in un progetto più ampio legato a una estensione della Legge Sirchia introdotta una decina di anni con il divieto di fumare nei locali chiusi e che in futuro potrebbe valere anche per parchi, spiagge, giardini, automobili (soprattutto con minori a bordo).

Detto che sarà difficile che si arrivi a un divieto totale di girare film contenenti scene di fumo (che siano sigari, sigarette, pipe o quant’altro) considerato che lo stesso Ministro ha precisato “Non ho mai proposto una legge per vietare il fumo nei film e nelle serie tv. Chiedo però a registi e scrittori di incontrarsi con noi per trovare insieme il modo di dare messaggi positivi ai giovani”, il dibattito – che non è nuovo – si è comunque aperto e le posizioni come spesso accade sono diverse, e oggetto del Di qua o di là di oggi.

Da chi invoca – i registi – la libertà di espressione (“il cinema, la letteratura, l’espressione artistica in generale non rispondono e non dovrebbero mai rispondere ad alcun indirizzo, anche il più onorevole, il più giusto, il più sano, il più edificante”) a chi invece plaude all’ipotesi (il Codacons, che afferma come “da sempre il cinema viene usato come indecente mezzo di promozione del tabacco”).

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