La duchessa incontra James LeBron

10 Dicembre 2014 di Stefano Olivari

Ieri sera aspettando la Champions League con la canottiera macchiata di sugo ci siamo imbattuti nel Tg5, in cui si dava notizia del viaggio americano dei duchi di Cambridge, cioè William & Kate. La coppia ha ottemperato a vari doveri di rappresentanza, fra i quali il meno gravoso è stato senz’altro assistere alla partita fra Nets e Cavs, al Barclays Center di Brooklyn. Hanno dovuto anche fare i finti democratici (noi la pensiamo come il Carson di ‘Downton Abbey’), mangiando patatine e cose del genere, chiudendo con l’incontro con LeBron James che li ha omaggiati di due magliette. Tutto bene, se non fosse che Alberto Bilà, il mezzobusto del Tg5, pensando ad un errore dell’Ansa o del redattore del Tg5 stesso, ha chiamato il giocatore ‘James LeBron’ pensando che il cognome fosse il nome. Pensiero fra l’altro sensato, pensando ad uno sconosciuto. Non è certo il peggior crimine dell’informazione italiana, che dà il suo peggio nascondendo le notizie (il piccolo Loris e il fratello di Mango hanno fatto sparire i furti fasciocomunisti di Roma, decisivi per la corsa al Quirinale e macchiettizzati alla Romanzo Criminale), ma è significativo che  il nome di uno dei personaggi sportivi più popolari al mondo anche presso chi nemmeno sa cosa sia la NBA non sia mai stato orecchiato da un giornalista importante (Bilà del Tg5 è caporedattore). Considerazioni flash: 1) Sopravvalutiamo il basket; 2) Sopravvalutiamo LeBron James; 3) Sopravvalutiamo i giornalisti. Comunque nemmeno un collaboratore di Tutto Uncinetto pagato in gomitoli avrebbe mai detto Jordan Michael.

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