Alla ricerca del Maccabi perduto

22 Ottobre 2014 di Fabrizio Provera

Sotto i nostri occhi, lo scorso maggio, la sfinge Shimon Mizrahi – famoso avvocato d’affari di Tel Aviv – si godeva sornione, senza sovraeccitazioni di sorta, l’ennesimo e inatteso trionfo della Marea Gialla. Il leggendario presidente – dal 1969 – ha assistito all’ennesimo trionfo del suo Maccabi, squadra-Nazione più di ogni altra. Che ha battuto dapprima tutti i pronostici, quindi il Cska di Messina al termine di un match rocambolesco in semifinale, da ultimo ha onorato l’atto finale della vecchia coppa dei Campioni (noi, old timers ,preferiamo ricordarla con questa denominazione) superando il favoritissimo Real Madrid di Pablo Laso e del non simpaticissimo Rudy, riuscendo ad esaltare le doti di comprimari quali Tyrese Rice e Alex Tyus. Oltre alla classe adamantina di David Blu, un grande old timer pure lui, che a 34 anni ha appeso le scarpe al chiodo giocando la sua ultima partita e alzando il massimo trofeo continentale. Si svolse tutto al Forum di Assago, dove David Blatt prima fece il capolavoro tattico di invertire il fattore campo battendo l’EA7 di Luca Banchi nei quarti di finale, successivamente venendo osannato dalle migliaia di israeliani che calarono su Assago. Anche Blatt ha fatto la scelta migliore, prendendo un biglietto per Cleveland e andando ad allenare niente meno che LeBron. L’Eurolega 2014-15 è scattata settimana scorsa, ma noi Indiscreti siamo giornalisticamente mancini e ne parliamo adesso, alla vigilia del match casalingo di giovedì che opporrà l’Armani al Barca. Vediamo quindi i quattro gironi e la nostra preview.

GIRONE A – È quello dove ha esordito la matricola Sassari di Meo Sacchetti, che ha sfiorato la vittoria in Russia venerdì scorso. Il Real, che ha perso Mirotic ma preso il centron Ayon e soprattutto il nostro giocatore preferito, El Chapu Nocioni, è costretto a vincere: le Final Four 2015 si giocheranno a Madrid. E un’altra sconfitta significherebbe rischiare l’esilio. Ci sono anche l’Efes del santone Dusan Ivkovic, i paperoni russi dell’Unics, quel che resta dello Zalgiris e il Nizhny. Ottenere una delle prime quattro piazze, per Sassari, pare difficile. Ma non impossibile.

GIRONE B – È quello dove il favoritissimo Cska Mosca di Itoudis, che ha preso il posto di Ettore Messina, se la vedrà coi campioni del Maccabi. I russi sono sempre un’armata, il Maccabi ha rimpiazzato Blatt con l’israeliano Guy Goodes, preso Pargo, l’ex Siena Haynes e Linhart, tenuto Big Sofo. Poi ci sono Unicaja, l’arrembante Alba Berlino, il Cedevita Zagabria e – dopo 17 anni di assenza – il Limoges, squadra da nostalgici del cesto. Russi e israealini non dovrebbero aver problemi a passare il turno.

GIRONE C – Quello di ferro, dov’è inserita l’EA7: Barcellona, Fenerbahce, Panathinaikos, i polacchi del Turow e i tedeschi del Bayern Monaco, altra potenza emergente. Milano farà fatica ma secondo noi passerà e non al quarto posto. Al Forum, senza dubbio, si potrà vedere della bella pallacanestro, da Diamantidis a Mago Obradovic.

GIRONE D – Potenzialmente il più equilibrato. I due volte campioni dell’Olympiakos sono tra i favoriti, anche se coach Bartzokas ha detto addio, si sono persi molti assi, Spaonoulis invecchia. Ma vincere al Pireo resta sempre proibitivo. Poi ci sono il Galatasaray di Pietro Aradori, Arroyo e coach Ataman, il Laboral orfano del Chapu, la Stella Rossa Belgrado dal tifo incandescente, il temibile Valencia di Perasovic e le matricole (dal nome veramente esotico) del Neptunas Klaipeda, formazione lituana. Difficile indicare delle precise gerarchie.

PRONOSTICI INDISCRETI – Le prime 4 accederanno ai due gironi da 8, ossia alle Top 16. Sempre le prime quattro accederanno ai quarti di finale ad eliminazione diretta, quindi ci saranno le Final 4. Alle Final Four vediamo, potenzialmente, ben poche sorprese. Ci mettiamo il Real Madrid, ovvio. Arrischiamo il Cska, pur privo del genio di Messina. Poi, per i restanti due posti, azzardiamo quattro pretendenti: il Fenerbahce, dopo la cocente delusione dell’anno scorso; il Barcellona, che vorrà guastare la festa ai rivali castigliani; ovviamente i campioni del Maccabi, mai domi, ed anche l’EA7 di Luca Banchi. Che, se integrerà la certezza Samuels con James e adatterà la classe immensa di Brooks al gioco europeo, può davvero ambire al top level.

Fabrizio Provera, in esclusiva per Indiscreto

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