Ora legale od ora solare?

25 Ottobre 2014 di Indiscreto

Orologio

Questa notte alle 3 le lancette (o i quadranti) degli orologi andranno spostate indietro di un’ora per il passaggio all’ora solare, permettendo a tutti di dormire un’ora in più tra il sabato e la domenica. Questa è la tipica considerazione che viene fatta alla scadenza dopo sette mesi dell’ora legale, quest’anno entrata in vigore il 30 marzo e che storicamente in Italia ha avuto alti e bassi, essendo stata adottata in tempo di guerra (la Prima Mondiale), poi abolita e ripristinata fino al decreto del 1965 e a successive modifiche sulla durata e il giorno di ingresso in vigore (ultima domenica di marzo e ultima domenica di ottobre).

I vantaggi dell’ora legale rispetto a a quella solare sono negli intenti principalmente energetici tanto che l’acronimo DST sta per daylight saving time, gestendo al meglio le ore di luce a disposizione.

Il Di qua o di là di oggi è più filosofico e a sensazione, visto che ogni anno sentiamo dire da più persone che per adattarsi al nuovo orario (che sia solare o legale) ci vogliono giorni nel corso dei quali rimangono ‘stordite’, meglio rimanere con l’ora solare oppure passare sempre e definitivamente all’ora legale? Quali possono essere i vantaggi e gli svantaggi di entrambe le opzioni? Meglio avere un’ora di luce in più al mattino alla sera? E sono veramente così pesanti i giorni successivi ai cambi di orario?

 

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