Contro il declino a colpi di 80 euro

20 Ottobre 2014 di Italo Muti

A volte le ristrutturazioni sono necessarie per rimettere le cose a posto in casa, a volte per voltare pagina perché non si può parlare soltanto di Rocchi, nonostante la evidente convenienza che ne trae il Direttore in termini di click. Un’Italia che da Prandelli a Renzi ha imboccato la via del declino ben presentato, a colpi di 80 euro (gli ultimi sono quelli per le mamme, sparati dalla D’Urso) ed annunci, che sottolinea le esigenze delle unioni incivili in mezzo ad una devastante crisi economica con l’Isis che bussa alla porta, non può che far riflettere. Soprattutto in occasione della visita di Vladimir Putin, di cui Piersandro (uno dei volti da scolpire sul Mount Rushmore di Indiscreto insieme a quelli di Dane, Campatelli e Meno Uno) è un grande estimatore nonostante il sito del KGB, oggi diviso in FSB e SVR, sia privo di bug e ci sia una limitazione ai commenti. La famosa terza via: una democrazia autoritaria che funziona, che chiarifica, che rende le cose chiare, senza dar corpo a manifestazioni deviazioniste e tardo borghesi, quelle dove Vladimir Luxuria (per fortuna nascosto, così come la Pascale, in occasione della cena putiniana) diventa un maître à penser pascaliano. Allo stesso modo, è allo studio un direttorio di Indiscreto che valuti le nuove esigenze che si affacciano nel tessuto sociale esondando, come il Lambro o il Bisagno, dalla visione che ci vuole proni e vittime consenzienti di un futuro rosso sangue. L’idea di un direttorio che dal panfilo cablato di Piersandro contenga i commenti al muro del calcio ed espanda le rubriche economiche e di costume è intrigante e sommariamente di élite. Ma non la solita solfa massonica, bensì la lobby del bug, apparentemente meno insidiosa e letale. L’approccio putiniano al terrorismo islamico è, a nostro modo di vedere, un primo passo da analizzare, proprio alle porte di uno scontro di civiltà inevitabile quanto grottesco nelle linee difensive autoctone. Insomma, ancora non ci siamo arresi al nostro destino di proletari più o meno digitali senza mezze misure fra You Porn e il burka.

Share this article