Prima la rumba e poi si paga

4 Agosto 2014 di Dominique Antognoni

Momenti drammatici a L’Avana, parte prima anche se non è detto che ce ne sarà una seconda. In una Cuba che non sapremmo più come definire, dal punto di vista politico, mentre le definizioni per molti turisti che ci vanno sono molto più facili (esclusi i presenti, si intende).

1. Salon Rojo, Avana, nel quartiere Bedido. In pratica ogni sera qui si balla e si ingaggiano donne locali (si accetta anche la moneta del posto). Alcuni italiani, frequentatori abituali, sostengono che per conquistarle devi ballare, magari anche bene. Quello che ci sfugge è perché ti devi pure dimenare con la salsa quando basta tirare fuori i 50 euro (che poi comunque ti chiedono lo stesso, anche se sei Nureyev). Forse qualcuno si illude che se vieni considerato un ballerino di alto livello avrai uno sconto. O che verrai scelto solo se ti muovi come Fred Astaire. Calma ragazzi, fate vedere i soldi. Tutto il resto è operetta. Anche se vedere europei di mezza età sudati, mentre improvvisano passi di rumba appresi da un dvd, ha un suo fascino perverso.

2. Tutti vi raccontano entusiasti delle donne che hanno conquistato all’Avana, ma quasi nessuno vi descrive questi esseri dal punto di vista estetico. Ebbene: oltre il 90 per cento è sovrappeso, proprio con la ciccia fuori dalla maglietta. Sensualmente deludenti (eufemismo). Nessuna bianca (altro eufemismo). Livello basso, spesso bassissimo. Certo, vi diranno che loro sapevano dove cercare e che sono stati con delle modelle super fighe. Morale? Ci sono più donne interessanti a Garbagnate o a Catanzaro, se lo scopo del viaggio è quello allora meglio rimanere a casa e fare un giro sulla circonvallazione.

3. Il peggio del peggio non è portarti a letto una esteticamente discutibile, ma portartela appresso 24 ore su 24, ovunque. Abbiamo visto uomini che giorno-pomeriggio-sera-notte stavamo assieme alle cubane (pagate) mano nella mano. Domanda: ma a casa loro che tipo di vita fanno, che gente frequentano? Arrestateli subito.

4. Da brividi anche le donne europee in gita sessuale ad Avana, in forte aumento dal punto di vista quantitativo. Occhi allupati, bava alla bocca, belve affamate come se non ci fosse un domani. Uno spettacolo sconvolgente, da allarme rosso. A loro onore, si fa per dire, rispetto ai turisti uomini va detto che a parità di età i cubani maschi sono fisicamente meglio tenuti delle femmine. Del resto in larga maggioranza non fanno niente, dalla mattina alla sera.

5. Da prendere a testate, senza pausa, per 24 ore al giorno quella moglie italiana (la categoria di chi va a Cuba in coppia è, se mai fosse possibile, ancora più triste di quella dei single) che, uscendo furente da un negozio di scarpe (è andata a L’Avana a prendere scarpe!) ha disturbato la quiete dell’intera strada urlando “Domenico! Vieni subito qui!!!”. Gridava all’indirizzo del marito-zerbino che, una volta tanto indisciplinato, si era permesso di fare delle foto ai palazzi d’epoca invece di stare con lei in negozio. Amico, mollala lì. Solidarietà, ma non troppa. (1-continua, forse).

Dominque Antognoni, da Cuba

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