La NBA e i suoi arbitri di razza

8 Agosto 2014 di Indiscreto

Un arbitro ha maggiore probabilità di fischiare un fallo ‘contro’ un giocatore di una razza diversa dalla propria? Fatta salva la buona fede, come si diceva nel giornalismo pre-Calciopoli… In generale non lo si può dire, si va solo a sensazioni parziali dettate dall’ultima impressione (spesso abbiamo avuto il sospetto opposto, cioè di arbitri troppo condiscendenti con giocatori di razza diversa per non fare la figura dei razzisti), ma nelle realtà più serie si è cercato di quantificare il fenomeno. La NBA ha sue statistiche private, che non diffonde per non scaldare gli animi: le servono però per ‘avvisare’ e punire gli arbitri più condizionati e condizionabili. In questa materia esistono così soltanto studi esterni, come quello di Price e Wolfers, che nel 2007 hanno dimostrato (utilizzando 250mila partite fra il 1991 e il 2004) che nella NBA  lo scostamento percentuale di falli fischiati in base alla razza dell’arbitro è del 4%: in altre parole, è più probabile che nelle situazioni fifty fifty, cioè la maggioranza delle situazioni di gioco nella pallacanestro, si fischi contro il giocatore della razza diversa.

La discriminazione inconsapevole nelle partite Nba
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