Bevendo un succo di qualcosa con Lapo

11 Luglio 2014 di Pippo Russo

RetroIndiscreto oggi può soddisfare una richiesta di Axel Shut, riguardante uno dei tantissimi articoli cancellati dall’archivio del sito per diversi motivi. Insomma, non tutti riusciamo a trovarli… Una puntata della rubrica di Pippo Russo riguardante l’allora emergentissimo Lapo Elkann, prima che fosse bloccato da un brutto infortunio (quasi alla Neymar, diciamo, ma il colpevole era meno evidente rispetto a Zuniga) da cui lui poi si è ripreso ma che ha contribuito a cambiare la piccola storia del calcio. 

BEVENDO UN SUCCO DI QUALCOSA CON LAPO, di Pippo Russo (pubblicato su Indiscreto il 17 dicembre 2004)

Ogni epoca ha il suo motto. Per secoli siamo andati avanti a ‘Homo homini lupus’. Ma poiché il cambiamento è troppo radicale, è bene cambiare la formula hobbesiana, convertendola in una più al passo con i tempi: ‘Homo homini Lapo’. Non nel senso che ogni uomo è ‘Lapo’ per qualunque altro uomo, ma perché forse ognuno di noi ha un Lapo dentro (ci si perdoni la non ortodossa declinazione). E perché, comunque, ce n’è uno là fuori che basta per ciascuno di noi. Talmente presente sui giornali da far pensare che lo stanco genio italico abbia finalmente trovato una nuova guida in quest’accanito disegnatore di felpe, tanto simili a quelle che s’immagina venissero sfornate dai ‘Kroda Ataljerski’. I giorni del Motorshow sono stati un martellamento. Lapo, sempre Lapo, fortissimamente Lapo. Lui, su di lui, intorno a lui. Con schiere di ‘Lapologeti’ pronti a scrivere e lasciarsi intervistare, e lui che rispondeva a ogni domanda sugli umani misteri, sconfinando spesso nel campo dello sport.

Il tormentone è cominciato venerdì 3 dicembre, con due quotidiani sportivi pronti a raccogliere le esternazioni del figlio di Alain Elkann (quello vero, non Andrea Scanzi). Su Tuttosport un articolo firmato da Adriano Torre era dominato dal seguente titolo: ‘Fiat punta su sport e giovani’. L’incipit del pezzo recitava: ‘Più gioventù, più sport, più colori: aria nuova nel gruppo Fiat che ha scelto il Motor Show per aprire le porte al futuro.Un futuro difficile, impervio, con scelte obbligate sul piano dei rapporti lavorativi. Un futuro che parte dall’immagine, legata a Lapo Elkann, il rampollo erede che sta mettendo la faccia davanti a tutto e lo fa con grande entusiasmo’.

Era solo l’inizio di una serie che quel giorno stesso toccava uno dei punti più alti: l’intervista concessa a Pino Allievi della Gazzetta. Essa era stata annunciata in prima pagina dal titolo: ‘Presidente Juve? Sarebbe un onore’. Nel descriverlo, Allievi ha utilizzato queste misurate parole: ‘Braccato da un nugolo di giornalisti, di microfoni, di cineoperatori e persino di gente qualsiasi che gli chiede l’autografo, come si fa con una star dello spettacolo, il ‘piccolo’ Elkann ha un sorriso per tutti, una stretta di mano, un saluto, a volte un abbraccio come quando incrocia la zia, Tiziana Nasi’. Com’è umano, lei. Ma stava arrivando il passaggio topico del pezzo di Allievi: ”Ci beviamo un succo di qualcosa?’, dice mentre tentiamo di allacciare un minimo di discorso’. Al richiamo del ‘succo di qualcosa’, Allievi non poteva rimanere insensibile. Infatti, il seguito recitava: ‘Ed eccoci in una accogliente saletta di rappresentanza, dove finalmente non c’è nessuno e ci si può sedere. Lui, che veste in spigato blu e ha una ‘pochette’ tricolore nel taschino, allunga il posacenere e accende una sigaretta: ‘Do fastidio?’. ‘No”. Immaginiamo un frammento seguente dell’intervista, non trascritto. Lapo spegne la cicca sul dorso di una mano di Allievi. ‘Do fastidio?’. ‘No’.

Il giorno dopo, festa grande. Su Tuttosport, un articolo firmato F.F. annunciava nel titolo quanto segue: ‘Lapo in campo per Telethon’. L’articolo si riferiva a una partita a scopi benefici programmata per il 18 dicembre, fra nazionale stilisti e calciAttori (pure questa…), e in esso si leggeva: ‘Il nipote dell’Avvocato può a pieno titolo far parte della nazionale Stilisti, dal momento che è stato ideatore delle felpe vintage (e della futura linea di abbigliamento) griffata Fiat, vero fenomeno modaiolo dell’anno’. Quanta gente avete visto in giro con addosso le felpe Fiat, a parte i giocatori della Juventus? Ma andiamo avanti.

Sull’edizione speciale del supplemento del Corriere della Sera, Corriere Motori, ecco un’intervista con richiamo in prima pagina, rilasciata a Nestore Morosini. Titolo: ‘Una Fiat simpatica e interattiva, dedicata ai giovani’. Ma di una Fiat che faccia auto decenti vuol proprio parlare nessuno?

E andiamo al Riformista, che ha dato voce a una zia di Lapo, Maria Sole. Titolo del pezzo: ‘Maria Sole ha un debole per Lapo, ama la Panda e non legge la Stampa’. Minchia, fondamentale! A intervistarla ha provveduto una nostra vecchia conoscenza: Costanza Rizzacasa D’Orsogna, quella che voleva essere Guia Soncini ma rimase Costanza Rizzacasa D’Orsogna. Di caratteristico (nella nostra d’O e nelle sue histoires) c’è soltanto quell’utilizzo forsennato dell’inglesorum che accomuna tutti i ragazzi del Riformista: ‘Ci incontriamo da Antonini (…) che lei con una punta di nostalgia chiama ancora Gran Caffè Ruschena (…) ma che oggi, tra la pioggia e il traffico inquietante del rientro, sembra solo un po’ out of place. (…) Porta con sé un’informe shopping bag color avorio’. Degnissima la conclusione: ‘Poi insiste per pagare, ci alziamo e l’accompagno alla sua auto. E’ancora preoccupata per l’articolo che scriverò e prima di lasciarmi si raccomanda. ‘Guai’, mi dice, e sembra quasi una minaccia. L’Ulisse è piuttosto alta e l’autista, un ragazzo tutto brufoli, fa per aiutarla. Ma lei rifiuta e due secondi dopo mi sfrecciano davanti. Mi allontano piuttosto ammirata e spero di non deluderla’. Anche in quel posto ‘out of place’ deve esserci stata abbondante mescita di ‘succo di qualcosa’.

Pareva tutto si fosse placato, e invece nel fine-settimana successivo ecco un’altra doppietta. Su Tuttosport del 10 dicembre, anche stavolta a firma di Adriano Torre, ecco una nuova intervista con Lapo, intitolata: ‘Vi racconto la mia Juve’. L’indomani, sulla Stampa, un articolo firmato da Fabio Vergnano e intitolato: ‘Lapo spinge la Juve: ‘Vincere in allegria”. A corredo dell’articolo, due foto. In una si vede Lapo che s’intrattiene con Capello e alcuni giocatori della Juventus, rigorosamente vestiti con le felpe Fiat. Nell’altra, tre giocatori del Bologna e tre della Juventus ai due lati di uno strano tavolo da calciobalilla: con sei stecche per lato, anziché le canoniche quattro. In modo da poterci giocare tre contro tre, anziché due contro due. Terrificante. Che sia anche questa un’invenzione del nuovo, rampante genio nazionale?

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