La lepre Gebre e la maratona in due ore

21 Febbraio 2014 di Stefano Olivari

Sapevamo che Haile Gebrselassie aveva investito bene i suoi soldi in Etiopia, ma evidentemente le cose non sono andate in questo modo se il prossimo 13 aprile uno dei più grandi mezzofondisti di sempre si ridurrà a fare la lepre fino ai 30 chilometri alla maratona di Londra. A 41 anni. La corsa ha buone probabilità di essere l’evento atletico dell’anno, visto che Gebre darà il passo al bi-campione olimpico di Londra nei 5 e 10mila Mo Farah (per lui esordio assoluto sui 42 chilometri e 195) e a tutti i maratoneti di elìte: il campione olimpico Stephen Kiprotich, il recordman mondiale Wilson Kipsang (2h03’23”, lo scorso settembre a Berlino), il recordman della maratona di Londra Emmanuel Mutai. Ufficialmente Gebre userà questi 30 chilometri per preparare la maratona di Amburgo di un mese dopo. Mah… la speranza è che l’orgoglio si impadronisca del campione e gli impedisca di fermarsi, però ovviamente non è possibile in una gara dove si lascia pochissimo al caso. Interessante è che ormai si inizi a parlare apertamente di maratona sotto le due ore, visto che secondo il magazine inglese Athletic Weekly il passaggio alla mezza che gli organizzatori hanno chiesto a Gebre è di 60’21”, con un tempo stimato ai 30 chilometri di 1h27’43”. Impressionante, soprattutto se si pensa che correndo sul passo dei 29′ si può tranquillamente diventare campione italiano (così è stato anche l’anno scorso con Jamel Chatbi) dei 10.000 in pista. Il campione olimpico (10.000) di Atlanta e Sydney si è detto certo che entro vent’anni si scenderà sotto le due ore, ma qualcuno inizia a sognare che questo accada entro due mesi.

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