Il sacrilegio dei Vanzina

30 Dicembre 2013 di Fabrizio Provera

http://www.youtube.com/watch?v=TG7P-27kVY4

Mentre eravamo comodamente seduti nel multisala più Indiscreto che ci sia (a Parona Lomellina, poco più di mille abitanti, paesaggio fuori dal tempo), l’orrore si è impadronito dei  nostri occhi. Avevamo sentito del progetto (mendace, ai nostri occhi) di girare una sorta di remake di Sapore di mare. Non avendone saputo più niente per mesi, vedere il trailer di Sapore di Te (questo il titolo del film, in uscita per Medusa il 9 gennaio 2014) è stato  come un gancio di Patrizio Oliva, per rimanere in atmosfera Ottanta. I registi sono sempre loro, i mai sufficientemente lodati Carlo ed Enrico Vanzina, figli di Steno e padri della madre di tutti i cinepanettoni, Vacanze di Natale 1983, ma soprattutto di Sapore di Mare. La mitica atmosfera versiliana, in questa pellicola che non esitiamo a definire sacrilega, è rivissuta – siamo tra il 1984 e il 1985 – dai sicuramente bravi e simpatici Vincenzo Salemme, Maurizio Mattioli, Giorgio Pasotti, Serena Autieri, Nancy Brilli e dalla bellissima Martina Stella. La pellicola è stata girata, in parte, sfruttando le location del Forte (l’originale fu girato invece fra Fregene e Ostia). Ma per tutti noi, Indiscreti e (sedicenti) cazzeggiatori colti, pensare a un remake di Sapore di Mare – pur diretto da cotante firme – è un  colpo troppo duro. Già digerimmo il sequel con Massimo Ciavarro e comparsata finale di Gino Paoli alla Capannina, anche se un Maurino Di Francesco al top aveva tenuto in piedi la baracca. Ma pensare che la Stella, la Brilli e Salemme prendano il posto di Luca, Felicino, Selvaggia, del principesco Guido Nicheli e soprattutto di  lei, Virna Lisi, omaggiata di una recensione memorabile da Massimo Bertarelli (‘Virna Lisi batte, in femminilità e sensualità, ragazze di cui potrebbe essere comodamente la madre’)…

No, è più forte di noi. Assieme al facinoroso Direttore abbiamo studiato, nei mesi scorsi, strategie avanzate di resistenza: presidio fuori dagli uffici Medusa, barricate davanti alla Capannina (con lancio di Bellini), picchetti ai bagni di Briatore (intervallati, sognavamo, da incursioni ai due grandi ristoranti italiani di pesce, entrambi marchiati dal nome proprio: Lorenzo al Forte, il regno di Lorenzo Viani, e da Romano a Viareggio, il palcoscenico del sommo Romano Franceschini). Purtroppo la pigrizia ci ha impedito di portare a termine l’operazione, quindi i nostri amati Vanzina hanno concluso il film e a giorni lo mandano nelle sale. A questo punto, ci restano solo due escape strategy: o i Vanzina hanno uno scatto d’orgoglio e bloccano l’uscita, magari dopo un’apparizione in sogno del soave Mario Brega che li prende a schiaffi (‘a Carlo, a Enrico, ma che cazzo state afffà?????????????’), oppure, per risarcire tutti noi romantici Indiscreti, organizzano nella redazione di Indiscreto (per grandezza e qualità della vita paragonabile solo alla sede di Google) – sulla falsariga della Corazzata Potemkin rifatta da Guidobaldo Maria Ricciardelli, sfruttando una scalinata – un rifacimento dell’ultima, epica, immortale scena di Sapore di Mare: ‘Questo biglietto vale per tutte le lettere che non ti ho mai scritto. A proposito, sei sempre la più bella. Luca’. E ovviamente li vogliamo tutti lì: Calà, De Sica junior, la Suma, la Lisi e Isabella Ferrari… Fratelli Vanzina, ascoltate le nostre suppliche.

http://www.youtube.com/watch?v=HRUcJJTC5eg

 

 

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