Le volpi di Fox

19 Giugno 2013 di Stefano Olivari

In molti (davvero!) ci chiedono di tornare a scrivere di stampamercato, con particolare riferimento allo sport. Che rimane nostro amore, ossessione, condanna. Mentre la stampamercato sinceramente ci intristisce visto che da qualche anno riguarda solo fallimenti, ristrutturazioni, contratti non rinnovati, redazioni accorpate per risparmiare sull’affitto (esempio: da settembre le redazioni di Milano di Corriere dello Sport e di Tuttosport, stesso editore, saranno unite e portate a… Monza!). Riportiamo quindi solo la voce del momento, che è molto più di una voce: Fabio Caressa prossimo direttore di Sky Sport24, il cui numero di redattori è peraltro in diminuzione. Caressa in sostituzione del dimissionario Massimo Corcione e probabilmente con al di sopra di lui un ritorno, al vertice di Sky Sport: Giovanni Bruno. Un the caldissimo per Caressa, quindi. Una cicuta per i suoi antipatizzanti fra i colleghi, cresciuti dopo la svolta pop. Uno scenario che al di là di Caressa va ad innestarsi nel mezzo della vicenda Fox Sports, anticipata qualche giorno fa da Marco Iaria sulla Gazzetta: da erede, almeno in territorio italiano, di Espn America (traduzione: tutto lo sport americano tranne la NBA), ad almeno due canali con dentro tutto a partire dall’1 agosto. Sul primo il calcio di Premier League, Liga e Ligue 1, sul secondo appunto lo sport americano, per il resto si vedrà. Al di là del fatto che la proprietà sia la stessa di Sky (il divorziando Murdoch) e che Fox Sports andrà sulla piattaforma di Sky, dubitiamo che anche solo ci provino a farlo pagare come canale premium. Ma non si sa mai. La tentazione del far pagare molto a pochi è sempre viva sia nei ‘magnager’ poliglotti che in quelli Fuorigrotta. Certo è che non si può far pagare di più ciò che fino a poco tempo fa era tutto su Sky normale o addirittura gratis: non solo il calcio internazionale, ma anche il baseball (Faso ci manchi), il football, l’hockey NHL e, diciamolo, la NBA. Che per la stagione 2013-14 è assicurata solo su Mediaset Italia Due (la partita domenicale che una volta andava su SportItalia, quasi sempre dalla costa Est per assicurarsi un orario italiano umano). Di sicuro in questo delirio di senior o junior chief executive Southern Europe Serbelloni Mazzanti Viendalmare convinti che gli italiani facciano di mestiere i telespettatori (ah, Boss, quanto avevi ragione: e oggi 57 canali sembrano pochi…) l’unica certezza è che il web spazzerà via tutti. Avendo NBA League Pass e anche il Player di Eurosport, l’unica cosa criptata che ci mancherebbe abolendo Sky sarebbe Wimbledon, Il grande calcio in chiaro non manca (magari non vedremo West Ham-Stoke City ma continuiamo a preferire Italia-Brasile), l’atletica che conta nemmeno. Non parliamo poi di ciclismo, nuoto (ci siamo appena sparati il Sette Colli), pallavolo, eccetera. Disdiscendo tutto l’unica cosa che davvero peggiorerebbe la nostra vita sarebbe l’assenza di MySky: fatto apposta per assecondare le nevrosi di tutti noi, a prescindere dalla qualità dei programmi. Ma perché leghiamo il discorso su Sky a quello su Fox Sports? Forse perché abbiamo un’idea su chi commenterà gli eventi di Fox Sports…

Share this article