Lo famo Straneo

19 Novembre 2012 di Stefano Olivari

Lo sport italiano, non solo il vituperato calcio, ha onorato ogni genere di dopati e di lestofanti (alcuni anche dopo morti, a suon di dvd e libri) ma le battutine e i risolini mentre questi campioni sono in auge ci sembra vengano riservati solo a quelli fuori dal giro giusto. E che sono puliti, anzi pulitissimi, fino a prova contraria. Fra questi pochi snobbati Valeria Straneo, la donna che a 36 anni ha portato a Londra il miglior risultato dell’atletica italiana (l’ottavo posto nella maratona vale più del bronzo nel triplo, con tutto il rispetto per un campione come Donato) e che a Torino ha chiuso alla grande il suo 2012 con un terzo posto in un gara in cui fino alla mezza ha tenuto il ritmo della fortissima keniana Cherop (ultima vincitrice a Boston, favorita a New York e venuta a Torino dopo la cancellazione causa Sandy), riuscendo a finire bene nonostante una crisi e facendosi superare solo dall’olandese tarocca Kibet. La grande colpa della Straneo è quella di avere imposto a suon di risultati (in pratica il 2:23:44 di Rotterdam, record italiano) la sua presenza a Londra, mentre la spiegazione della sua esplosione in tarda età (l’asportazione della milza dovuta alla sferocitosi, avvenuta nel 2010) ha un fondamento medico (i suoi globuli rossi non vengono più ‘distrutti’) molto più solido di tanti exploit giovanili, soprattutto in paesi dove i controlli a sorpresa non possono strutturalmente esistere per questioni di libertà di circolazione e anche di volontà politica: un Alex Schwazer keniano o russo, ‘beccato’ con le stesse modalità in un periodo di allenamento e non di gara, non sarebbe potuto esistere. Dispiace che la campionessa alessandrina salti la stagione crossistica, ma lei ha in canna un grandissimo risultato e fa bene a puntarci fin dalla maratona mondiale dell’anno prossimo a Mosca. Con buona pace di chi su teorie razziali e per certi versi auto-razzistiche ha costruito la giustificazione della propria incapacità. Dettaglio finale di non poco conto: la Straneo corre per il Runner Team 99 e non ruba uno stipendio pubblico. Sarà anche per questo che la sua popolarità fra presunti colleghi e colleghe non è massima.

Share this article