Il voto di Clint Eastwood

7 Agosto 2012 di Fabrizio Provera

Soltanto due notizie ci hanno distratto dai giochi olimpici negli ultimi giorni, liberandoci – ma solo per qualche minuto – dall’ultimo stupefacente per il quale, pur essendo incalliti proibizionisti, chiediamo seduta stante la legalizzazione: il mosaico interattivo di Sky, che consente la visione simultanea di tutte le discipline. Un viatico irresistibile alla dipendenza televisiva…Anzitutto Sight & Sound, la prestigiosa rivista cinematografica pubblicata dal British Film Institute, ha stilato la classifica dei dieci film più belli della storia del cinema, che riportiamo integralmente in fondo al pezzo (Vertigo, di Alfred Hitchcock, al primo posto assoluto).

Naturalmente- come accade ogni volta che una rivista di settore mette in fila libri, dischi, film o ristoranti- si sono scatenate le discussioni più accese. Personalmente, sono tentato dal proporre al Direttore una petizione di tutti gli Indiscreti nati tra il 1965 e il 1975 per richiedere alla redazione di Sight & Sound l’inserimento di Un mercoledì da Leoni di John Milius. Non possiamo concepire alcuna Top Ten della pellicola senza vedervi compresa l’epopea di Matt, Jack e Leroy, narrata magistralmente da uno dei registi più talentuosi e ribelli della storia del cinema, John Milius appunto, ribattezzato da alcuni ‘fascista zen’ per le posizioni tutt’altro che ortodosse espresse in alcune interviste.

Negli stessi giorni, in un resort dell’Idaho, stato che visitammo anni fa e universalmente noto per la bontà delle sue patate (‘Famous potatoes’ è la sigla che abbiamo visto sulla targa delle poche decine di auto incontrate, nell’agosto 2003, lungo le assolate strade di questo magico lembo dell’Ovest americano), il grande Clint Eastwood annunciava il suo sostegno a Mitt Romney e ai repubblicani, in vista delle Presidenziali di novembre. E’ a quel punto, da bastian contrari quali siamo, che abbiamo intimamente esultato: se l’attore consegnato alla storia del western da Sergio Leone, l’interprete del commissario Harold Francis Callaghan (Hai seguito quell’uomo? Sì, l’ho pedinato quando ero fuori servizio, ma è evidente che non sono stato io a picchiarlo. Perché? Perché gli è rimasta qualche parte di faccia sana), ma soprattutto il regista di pellicole senza tempo come Million Dollar Baby e Gran Torino vota Romney, allora – crocianamente -diciamo  che non si può non stare dalla parte di Romney. Anche perché dall’altra parte c’è l’intero star system hollyoodiano laico e democratico, politicamente corretto e protettore di ogni diritto e di ogni minoranza, in barba ai doveri e al fatto che appare quanto meno stridente il contrato tra i redditi delle star pro Obama e la cosiddetta base dei Democrats, specie delle minoranze le cui file ai seggi – nel 2008 – furono l’immagine più saggiamente utilizzata dagli abilissimi e profumatamente pagati consulenti d’immagine dell’ex senatore dell’Illinois.

Noi stiamo con te Clint, senza se e senza ma, anche se rispetto a questo mormone milionario preferiamo  il grande veterano JohnMc Cain, che perse con grande onore nel 2008 (molto meglio di quanto si pensasse alla vigilia), ma che rimane nella storia per l’appello finale pronunciato durante la convention repubblicana dell’agosto di quell’anno, con voce ferma nonostante le ferite riportate in battaglia: ‘Stand up and fight for your Nation. God bless America’. Siamo certi che quella da noi ribattezzata ‘real America’, ossia il groviglio di Stati compreso tra Wyoming, Arizona, Idaho, Montana, Nevada e soprattutto Texas, dove in un negozio trovammo lo Stetson preferito di John Wayne (in vendita alla modica cifra di 985 dollari, tasse escluse), sia dalla parte di Romney e dell’ex sindaco di Carmel, il libertario anti progressista Clint Eastwood.

Fabrizio Provera, 7 agosto 2012

Callaghan: Quando un maschio adulto aggredisce una donna con l’intenzione di violentarla io l’uccido, sono stato chiaro?
Sindaco: Intenzione? E come ha fatto a stabilirlo?
Callaghan: Quando un uomo nudo rincorre una donna in un vicolo con un coltello in mano e con l’affare di fuori… non credo voglia raccogliere fondi per la crocerossa.

I DIECI MIGLIORI FILM DELLA STORIA

SECONDO SIGHT & SOUND

 1. Vertigo di Alfred Hitchcock
2.
Quarto potere di Orson Wells
3. Viaggio a Tokyo di Yasujiro Ozu
4. La regola del gioco di Jean Renoir
5. Aurora di F.W.Murnau
6. 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick
7. Sentieri selvaggi di John Ford
8. L’uomo con la macchina da presa di Dziga Vertov
9. La passione di Giovanna D’Arco di Carl Dreyer
10. 8½ diFederico Fellini

 

Share this article