Il mezzofondo a fondo

24 Luglio 2012 di Stefano Olivari

Siamo un po’ fissati con il mezzofondo, da osceni praticanti e guardatori compulsivi (ieri sera i 10mila di Barcellona 1992, quelli della porcata Skah-Boutayeb ai danni di Chelimo), quindi siamo ottusamente sicuri di fare cosa gradita ricordando gli orari olimpici delle dieci finali che aspettiamo da quattro anni, più quelli delle maratone e delle gare di marcia. Tra parentesi gli italiani iscritti, che però saranno di sicuro in finale solo nelle gare che… prevedono solo la finale: marcia, maratone e 10mila. Prendiamo la citazione come un augurio, per le gare che sono il cuore dell’atletica in quanto meno di altre si prestano ad alibi razziali (e auto-razzisti, spesso) o genetici.

Venerdì 3 agosto, ore 22 e 35 italiane: 10mila metri femminili (Nadia Ejjafini).

Sabato 4, ore 18: 20 chilometri di marcia maschili (Giorgio Rubino, Alex Schwazer).

Sabato 4, ore 22 e 15: 10mila maschili (Daniele Meucci)

Domenica 5, ore 12: maratona femminile (Rosaria Console, Anna Incerti, Valeria Straneo)

Domenica 5, ore 22 e 25: 3mila siepi maschili (Yuri Floriani).

Lunedì 6, ore 22 e 05; 3mila siepi femminili.

Martedì 7, ore 22 e 15: 1500 maschili.

Giovedì 9, ore 21: 800 maschili.

Venerdì 10, ore 21 e 05: 5000 femminili (Nadia Ejjafini, Elena Romagnolo, Silvia Weissteiner).

Venerdì 10, ore 21 e 55: 1500 femminili.

Sabato 11 agosto, ore 10: 50 chilometri di marcia maschili (Marco De Luca, Alex Schwazer))

Sabato 11 agosto, ore 18: 20 chilometri di marcia femminili (Eleonora Giorgi)

Sabato 11, ore 20 e 30: 5mila maschili (Daniele Meucci).

Sabato 11, ore 21: 800 femminili.

Domenica 12, ore 12: maratona maschile (Ruggero Pertile).

13 atleti, di cui solo Schwazer con speranze di medaglia, al netto dell’autocastrazione portata all’estremo con l’esclusione di Matteo Giupponi dalla 20 di marcia (minimo A confermato nel 2012) e di Giulia Martinelli nelle siepi (minimo A in possesso e non confermato di solo un centesimo nel 2012). Per non parlare di atleti che hanno dato tanto e che con il minimo B potevano starci (la Cusma negli 800), altri che sono entrati in forma troppo tardi, come Giordano Benedetti che qualche giorno fa a Lignano Sabbiadoro ha ottenuto sugli 800 n tempo che sarebbe stato da minimo A, o di Marta Milani che forse ha puntato sugli 800 con un anno di anticipo. Ragionando al bar, nell’anno olimpico meglio titolare in una 4 per 400 senza speranze che vedere i Giochi da casa. A proposito di 800, nessun azzurro in batteria né in questa gara né nei 1500. Onore quindi a chi c’è, sia pure senza speranze, con disonore per chi ha distrutto un sogno a ragazzi che avevano i requisiti regolamentari per inseguirlo.

Stefano Olivari, 24 luglio 2012

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