Due settimane per Sampras

25 Giugno 2012 di Stefano Olivari

Forse non tutti sanno che Roger Federer potrebbe tornare numero uno al mondo, se fra due domeniche vincesse il suo settimo Wimbledon. E’ aritmetica, ma ci sembra lo stesso uno scenario clamoroso visto che è da 4 anni che si legge di lui in declino: almeno dalla finale 2008, quella persa con Nadal 9-7 al quinto dopo avergli rimontato due set di svantaggio. L’ultimo torneo dello Slam vinto dal migliore di sempre (o giù di lì, visto che prima del 1968 statistiche ma anche confronti fra contemporanei sono falsati) non risale alla preistoria ma all’Australian Open 2010, poi l’erba è la superficie che gli fa pagare meno i 31 anni. Sullo sfondo, ma nemmeno tanto, Pete Sampras recordman ogni epoca come settimane da numero uno ATP: 286. Quelle di Federer sono ferme a 285… Due settimane per tornare numero uno, altre due (scontate) per superare il numero uno meno emozionante nella storia del gioco anche se a parità di racchetta e di forma Sampras sul veloce non avrebbe mai perso né da Federer né tantomeno da altri. Alla fine tireremo un bilancio del torneo che inizia oggi, adesso condividiamo solo l’analisi in chiave betting fatta sui tabelloni del singolare maschile e femminile.

Fra gli uomini, nella parte alta, Djokovic ha un’autostrada fino al teorico quarto di finale con Berdych. Il serve and volley di Stepanek potrebbe regalare un secondo turno divertente, ma poco più. Per accedere alla semifinale con il serbo. Federer dovrà sbrigare diverse pratiche: con tutto il rispetto per Fognini e i suoi smadonnamenti, tifiamo per vedere Federer-Llodra, mentre nei quarti lo svizzero dovrebbe avere uno fra Isner e Tipsarevic. Nel terzo quarto di tabellone sono raggruppate quasi tutte le mine vaganti, giocatori magari non da erba ma che per motivi diversi possono sperare in un colpo: Ferrer (fresco di trionfo a ‘s-Hertogenbosch), Roddick (a Eastbourne ha appena battuto Seppi in finale), Del Potro, Cilic, Raonic oltre a Murray che dovrebbe essere il teorico padrone della zona ma che ci sembra calato di testa. Mai amato come Tim Henman, sta tornando scozzese. In basso Nadal prima del quarto da sogno con Tsonga potrebbe avere qualche piccola grana dalla pazzia di Dolgopolov o dall’amico Feliciano Lopez, ma poca cosa. Previsione: vince un Nadal sempre più borghiano (ma all’epoca di Borg l’erba era quasi ingiocabile per uno con le loro caratteristiche), su Federer che compie l’impresa in semifinale su Djokovic.

Le imprese delle italiane al Roland Garros ci impediscono di scrivere che il livello medio del tennis femminile è paurosamente calato rispetto anche solo a 5 anni fa, ma le campionesse più giovani, come Kvitova e Azarenka (noi siamo devoti della Radwanska), sono di un livello assoluto indiscutibile e la Sharapova (che qui ha vinto bambina nel 2004 e perso in finale l’anno scorso dalla Kvitova) con una testa degna delle grandi all time. Parte alta con la Divina, quindi, che potrebbe avere un ottavo rognoso con la Lisicki. L’ottavo immediatamente sotto ha tantissimi motivi di interesse, dall’ultimo (forse) urrah a Wimbledon di Kim Clijsters, che al primo turno ha la Jankovic, alla Kerber che tirando a occhi chiusi può andare lontano fino alla McHale, che è testa di serie numero 28 ma che su questi campi ha il tennis per dare fastidio a tutti. Un bel quarto Maria-Clijsters e non parliamone più. Nel secondo quarto il talento hingisiano della Radwanska, se non verrà eliminato al secondo turno dai resti di Venus Williams, potrebbe penare contro qualche donnone tipo la Petrova o qualche campionessa in declino come Hantuchova o, purtroppo, Pennetta, prima di arrivare a sfidare la Stosur che ha il grosso ostacolo al primo turno (Suarez Navarro). Terzo quarto: fino a qualche Slam fa a Serena Williams bastava girare due viti e tornare al massimo dopo periodi di inattività per la cause più varie (e misteriose), a trent’anni non funziona più così, ma non riusciamo ad immaginare una vittoria della Errani contro di lei negli ottavi che le impedisca di arrivare alla Kvitova. In basso ci sono parecchie macchine lanciapalle, le due migliori sono ovviamente Azarenka e Wozniacki, ma la danese rischierà prima grosso contro Kuznetsova e Bartoli. Previsione: nella prima metà del tabellone la Stosur centrata può spazzare, di puro servizio-dritto, via tutti pur non avendo un tennis da erba. In quella bassa ancora Kvitova, con la discontinua ceca ad alzare la coppa per il secondo anno consecutivo.

Stefano Olivari, 25 giugno 2012

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