Il vigliacco è Barton?

14 Maggio 2012 di Stefano Olivari

Cretino, delinquente, stupido, vigliacco e forse qualche altro aggettivo che non abbiamo colto. Joey Barton non è di sicuro un santo, come dicono i suoi precedenti sportivi e penali, ma non avevamo mai sentito definire così un calciatore in seguito a un’espulsione. Ci riferiamo ovviamente a quella rimediata dal capitano del QPR nella partita con il Manchester City (squadra dove è cresciuto, fra l’altro), per una gomitata a Tevez che probabilmente c’è stata (Tevez ha sceneggiato molto, comunque) ma che non rientra nelle peggiori mille cose viste in questa stagione sui campi da calcio. Squadra lasciata in dieci, certo, ma vale per tutte le espulsioni del mondo. Per questo è incomprensibile che il telecronista di Sky (Massimo Marianella) si sia messo per diversi minuti a dare del delinquente e del vigliacco a un giocatore che ha una storia familiare disperata e che è stato regolarmente processato e condannato per tutte le violenze commesse: violenze che di sicuro non c’entrano con il fallo su Tevez. L’Italia è piena di risse fra compagni di squadra (tanto per citare l’episodio con Dabo) e di gomitate a tradimento, ma non ci sembra di avere mai sentito nessuno (nè Marianella né altri telecronisti, da quelli cosiddetti ‘seri’ a quelli faziosi da secondo audio) insultare in questo modo un giocatore dopo un’espulsione. Una doppia morale, questa dovuta alla lontanza geografica, che si nota di solito con il gossip e che non vale a paesi invertiti anche perché alla stampa inglese interessano quasi solo i personaggi locali Balotelli in senso calcistico è locale) e solo se c’è la notizia. Il vigliacco è Barton?

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