I nuovi messaggi di Moggi

10 Maggio 2012 di Indiscreto

Luciano Moggi, radiato dal calcio e condannato in primo grado per frode sportiva, ha regalato lezioni di vita e di storia ai microfoni di Radio 24, cercando di legare il suo nome anche a uno scudetto juventino in cui non c’entra nemmeno di striscio: «La terza stella? Fosse per me la metterei sulla testa di Moratti. La inchioderei sulla sua fronte. Come quelli che fanno la prova del chiodo». Poi Moggi risponde a Fiorello, che nei giorni scorsi ha detto ad Andrea Agnelli di ‘smetterla con la storia dei 30 scudettì: «A Fiorello, che è un simpatico interista da curva, si risponde solo con una cosa: si rilegga quello che ha detto Palazzi, che ha praticamente emesso una sentenza sull’Inter, colpevole di illecito sportivo». «L’Inter – prosegue Moggi nel suo intervento alla Zanzara- è quella che prima ha detto che Facchetti era un santo, poi nel processo sui pedinamenti lo ha scaricato dicendo che ha fatto tutto da solo, pur di non pagare. Questa è l’Inter di Moratti, che con Telecom ha rovinato tanta gente». Moggi sostiene di sentire spesso Andrea Agnelli: «Ci sentiamo spesso, anche dopo lo scudetto lo abbiamo fatto. La terza stella certo che la deve mettere. E poi il mestiere da dirigente l’ha imparato da me e da Giraudo, siamo stati i suoi maestri». Quindi attacca Marco Travaglio, che lo ha definito ‘ladro’: «Travaglio ha un problema. Ma quale juventino, non sa neppure cos’è la Juve, tifa solo per se stesso. È contro di me solo perchè sono una persona conosciuta, per scrivere in prima pagina. Mi ha dato del ladro, cosa che non sono mai stato. Scrive solo quello che vuole, omettendo altre cose. Ma lo porto in tribunale, l’ho querelato».

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