Il bond Real Madrid

21 Febbraio 2012 di Stefano Olivari

Se c’è una cosa che non manca a José Mourinho è l’autostima, base ideologica dei successi suoi e delle sue squadre. Ma per sua fortuna a credere in lui c’è anche buona parte del resto del mondo, perlomeno di quello delle scommesse. Non è un caso che oggi il Real Madrid sia dato vincente a 1,37 a Mosca contro il Cska nell’andata del suo ottavo di Champions League: non che i prossimi probabili campioni di Spagna non siano favoriti, ma 1,37 significa che al Real viene dato il 72,9% (!) di probabilità di vittoria (100 diviso 1,37) e il 22,2 (100 diviso il 4,50 della quota) di pareggiare. Davvero il Cska Mosca è così scarso? Sì, sono due mesi che gioca solo amichevoli, ma insomma… Per i club con popolarità mondiale l’allibraggio produce queste distorsioni, quindi è di solito sconsigliabile giocare sul Real (così come su Barcellona, Milan, eccetera…) a meno che non si sia strasicuri della vittoria: nel qual caso qualsiasi quota diventa buona, soprattutto con il saccente senno di poi. Una vittoria che per Mourinho non è esattamente l’eccezione: delle ultime 30 partite disputate, fra le varie competizioni, il Real ne ha vinte vinte 27. Le 3 non vinte (due sconfitte e un pareggio) sono state, dolorosamente, tutte quelle con il Barcellona. Ancora più penalizzante la quota sulla qualificazione del Real Madrid al termine del doppio confronto: 1,07, cioé al 93,4%, con i russi pagati a 7,00. Nonostante questo sulla qualificazione Real convergerà tanto gioco, così come sulla partenza di Mourinho a fine stagione, per una destinazione indefinita: 1,40 con una tendenza al rialzo negli ultimi giorni. Mezzo mondo ritiene insomma probabile che l’allenatore invocato dai tifosi dell’Inter (e non solo da loro), per il dispiacere di Moratti, lasci Madrid a prescindere dai trofei alzati. Qui infatti la sfiducia non c’entra, perché il trionfo nella Liga viene dato per sicuro, pagato a 1,03 (97% di probabilità). Ed è significativo che venga ancora quotato, nonostante i 10 punti di vantaggio sul Barcellona. A meno di un suicidio di massa dei madridisti significa un 3% di rendimento certo in 3 mesi, nessun bond con tripla A potrebbe offrire tanto. Grazie alla credibilità del Barcellona è quindi possibile portare a casa un buon rendimento, con la solita regola che piove sul bagnato (traduzione: bisogna avere grosse cifre di partenza per portare a casa qualcosa di interessante). Per chi non si accontenta c’è la Champions League: Mourinho che alza la Decima (per lui sarebbe la terza, dopo quelle vinte con Porto e Inter) della storia Real viene pagato a 3,50, solo Guardiola (2,50, ma ha già giocato e vinto l’andata degli ottavi contro il Bayer Leverkusen) viene dato più vicino al traguardo. Il Milan con la coppa in mano è pagato a 10 (quarta squadra favorita, dopo il Bayern ma davanti al Chelsea), l’Inter a 22 (sesta) e il Napoli a 30 (settima). Praticamente uguale a quella della Champions la quota dell’accoppiata con la Liga, che consegnerebbe l’allenatore portoghese alla leggenda e ad un nuovo contratto con Abramovich.

Twitter @StefanoOlivari (pubblicato sul Giornale del 21 febbraio 2012)

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