Senza nemmeno giocare male

29 Giugno 2011 di Marco Lombardo

di Marco Lombardo
Impressioni da Wimbledon su Federer, i suoi tifosi, la mamma di Murray, il gentiluomo Lopez, l’arrivo di Pippa, i giovani Ivanisevic, il futuro di Tomic, la caviglia di Nadal, i re del quinto set e le code senza senso.

1. Se uno vince tanto, quando comincia a perdere ti chiedono perché. L’hanno fatto anche con Federer, che ha risposto così: “Ma non ho giocato male”. Brutto invecchiare…
2. Detto questo Federer ha anche detto: “Ho perso, rispetto il risultato. Dovreste farlo anche voi”. E soprattutto quelli che dicono di essere suoi tifosi.
3. Murray-Lopez è finita in un massacro, come previsto. Non si hanno notizie della mamma di Andy, dopo.
4. A proposito di questo, il collega che ha avvicinato Lopez e gli ha chiesto della mamma di Murray ha ricevuto questa risposta: “Ma ha 50 anni!”. Dice il collega: “Sfortunatamente sul giornale non si vede l’espressione della faccia di Feliciano”.
5. Comunque finalmente è arrivata Pippa: l’abbiamo vista! Putroppo solo il lato A. Considerazione maschilista? Meno di certi pezzi sul tennis femminile.
6. Visto da vicino invece Goran Ivanisevic in relax giocare con un bambino. E’ praticamente uguale a 10 anni fa. Maledizione…
7. Bernard Tomic è il campione del futuro molto prossimo: ha solo 18 anni e le idee chiare. Quando perde ha la spiegazione pronta: “Dovrei essere più furbo…”. E soprattutto sa quali sono i suoi prossimi obbiettivi: “In questo momento ce n’è solo uno: riposare”.
8. Rafa Nadal ha battuto Fish, come previsto. E la caviglia?
9. A proposito di Nadal (e di Federer) il sito Ubitennis ha compilato un’interessante statistica sui match finiti al quinto set nell’era Open degli Slam: Rafa è al primo posto (15 vinti, 3 persi) davanti a Borg (23-6) e Laver (18-5). Roger è quattordicesimo (16-3).
10. Ultima sulle code: secondo una statistica ufficiale un inglese passa ogni anno 67 ore aspettando di entrare in un posto o di fare qualcosa. Ma cosa?

Marco Lombardo, da Wimbledon
marcopietro.lombardo@ilgiornale.it
P.S. Previsto l’arrivo domani a Wimbledon del direttore di Indiscreto. Prima considerazione: non c’è più lo Wimbledon di una volta. Seconda considerazione: ma chi ci ammazza?
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