Guardiola rottamatore per caso

10 Maggio 2011 di Stefano Olivari

di Stefano Olivari
Fra le molte persone che sognano di essere come Berlusconi c’è probabilmente il sindaco di Firenze Matteo Renzi, che non avendo a disposizione una squadra di calcio campione d’Italia (e almeno cinque reti televisive nazionali semi-zerbinate) per fare passerella si è inventato un filo diretto con quella campione di Spagna.
La trovata è stata quella di iscrivere Pep Guardiola al movimento dei cosiddetti ‘rottamatori’ di cui Renzi è l’alfiere: rinnovare la politica italiana (andare ad Arcore con il cappello in mano non sembrò però un atto rivoluzionario, Rosa Luxemburg si sarebbe forse comportata diversamente) e soprattutto la sinistra, mettendo quarantenni tipo Renzi al posto dei vecchi leader. Abbiamo letto su Repubblica che Guardiola, saputo dell’apprezzamento di Renzi nei suoi confronti, si sarebbe messo in contatto con lui e gli avrebbe telefonato per manifestargli la sua stima e dicendo, secondo il giornale, ”di conoscere bene la sua storia, la sua scalata al comune di Firenze, le primarie vinte e la battaglia per cambiare i volti del centrosinistra italiano”. A prima vista sembra una bufala ideata da un consulente di comunicazione de’ noartri, un allievo nemmeno tanto bravo di Klaus Davi, a meno che Guardiola non sia appassionato di politica locale italiana (tutto può essere, esistono anche collezionisti di calzini dell’epoca vittoriana). A seconda vista? Anche. Però proprio Berlusconi insegna che puoi dire qualsiasi cosa, dalla villa a Lampedusa al Milan solo di giovani lombardi, che tanto il giorno dopo la presunta opinione pubblica l’avrà dimenticata. E noi con lei.

stefano@indiscreto.it
(pubblicato sul Guerin Sportivo)

Share this article