I pezzenti che non applaudono Maldini

26 Maggio 2009 di Mario Orimbelli

di Mario Orimbelli
Se la moglie di un milionario vi desse dei pezzenti, voi ne sareste contenti? Se poi lo stesso milionario vi chiedesse un applauso, voi cosa fareste? A giudicare dalla presa di posizione di tutta la stampa nazionale, Indiscreto compreso (il direttore sogna la NBA, che se ne andasse allo Staples Center), l’ultras milanista domenica avrebbe dovuto applaudire Maldini. Sì, quei pezzenti dovevano farlo e basta. Come ha fatto tutto il resto dello stadio. Perché negli stadi le tribune sono piene di brava gente. Per non parlare poi delle tribune d’onore, dove c’è la crema della nostra società. Tutta gente dalla fedina penale immacolata. Nelle curve invece ci sono camorristi, mafiosi, esponenti di spicco della ‘ndrangheta, nazisti, fascisti, comunisti, drogati e feccia. E poi si arricchiscono tutti con i biglietti e le magliette.
Basta andare allo stadio. Li vedete, gli ultras. Arrivano in Ferrari, abbronzatissimi, con moglie e fidanzate – veline o ex veline, sempre – al seguito. E poi la vita dell’ultras è fatta di vacanze su atolli privati, shopping sfrenati in Montenapo. I calciatori invece no. Sudano, lottano, sono eroi dei nostri giorni. E poi pagano sempre. Pagano persino per entrare in discoteca per un po’ di meritato relax. Pagano come quella brava gente delle tribune d’onore che applaude Maldini. Grande capitano. Hai chiuso la carriera da uomo. Hai preso per il collo quello sbarbato di Chiellini. Poi hai mandato affanculo Leonardo che voleva abbracciarti. Infine hai sputtanato quei pezzenti che hanno esposto uno striscione pesantissimo: GRAZIE CAPITANO SUL CAMPO CAMPIONE INFINITO MA HAI MANCATO DI RISPETTO A CHI TI HA ARRICCHITO. E ce n’era un altro inquietante: PER I TUOI 25 ANNI DI GLORIOSA CARRIERA SENTITI RINGRAZIAMENTI DA COLORO CHE HAI DEFINITO MERCENARI E PEZZENTI. Ma quei pezzenti si sono spinti oltre. Come se non bastasse, hanno anche fischiato. Ma vi rendete conto? Hanno rovinato la festa di Maldini! Pensate. Gli stessi che qualche anno fa hanno fatto scappare Sheva da Milano per aver insultato la moglie del bomber. Poi anche Sheva e moglie hanno trovato il coraggio di ribellarsi. Hanno lasciato Chelsea e sono tornati a Milano. Ancora sotto choc. Ma, si sa, il lavoro va messo davanti a tutto.
Fra i Savonarola del nostro calcio menzione d’onore per due calciatori all’epoca interisti. Bobo Vieri: “Come si permettono a fischiarci?” e Morfeo: “Sono tenuti sotto schiaffo dalle mogli”. Eh sì. Bisogna avere le palle affrontare a muso duro quella feccia. Vieri e Morfeo hanno vissuto per anni sotto scorta, blindati. Teste di cavallo nel letto, intimidazioni di ogni genere. Ma hanno detto no. E hanno rotto il fronte. Ora il calcio è liberato. Ma nelle ultime giornate i temibili camorristi delle curve sono tornati a farsi sentire. Si sono persino rifiutati di fare una pompa a Ibra… E poi non hanno applaudito Maldini. Ma vi rendete conto? E nelle serie inferiori c’è gentaglia delle curve che non ha esultato per il bomber spuntato di turno che, al primo gol, si è messo le mani alle orecchie o l’indice davanti alla bocca. Conclusione. I fischi: si può fischiare alla Scala, ma non al Meazza. I soldi: sei un demagogo se dici che gli ultras, tutti insieme, guadagnano in un anno come un mese di Maldini. Gli stadi: la curva è merda. Che ne pensiamo? Stiamo dalla parte degli ultras. E fischiamo anche noi.
Mario Orimbelli
(in esclusiva per Indiscreto)
P.S. Adesso per il mio giornale, con altro nome, torno a scrivere che quei fischi a Maldini sono uno scandalo. Tanto gli ultras non leggono, sono tutti analfabeti.

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